...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

mercoledì 14 maggio 2014

Testamento

Brano dal mio testamento

Non voglio che tu sia lo zimbello del mondo.
Ti lascio il sole che lasciò mio padre
a me. Le stelle brilleranno uguali, e uguali
t’indurranno le notti a dolce sonno,
il mare t’empirà di sogni. Ti lascio
il mio sorriso amareggiato: fanne scialo,
ma non tradirmi. Il mondo è povero
oggi. S’è tanto insanguinato questo mondo
ed è rimasto povero. Diventa ricco tu
guadagnando l’amore del mondo.
Ti lascio la mia lotta incompiuta
e l’arma con la canna arroventata.
Non l’appendere al muro. Il mondo ne ha bisogno.
Ti lascio il mio cordoglio. Tanta pena
vinta nelle battaglie del mio tempo.
E ricorda. Quest’ordine ti lascio.
Ricordare vuol dire non morire.
Non dire mai che sono stato indegno, che
disperazione m’ha portato avanti e son rimasto
indietro, al di qua della trincea.
Ho gridato, gridato mille e mille volte no,
ma soffiava un gran vento, e pioggia, e grandine:
hanno sepolto la mia voce. Ti lascio
la mia storia vergata con la mano
d’una qualche speranza. A te finirla.
Ti lascio i simulacri degli eroi
con le mani mozzate, ragazzi che non fecero a tempo
ad assumere austera forma d’uomo,
madri vestite di bruno, fanciulle violentate.
Ti lascio la memoria di Belsen e di Auschwitz.
Fa’ presto a farti grande. Nutri bene
il tuo gracile cuore con la carne
della pace del mondo, ragazzo, ragazzo.
Impara che milioni di fratelli innocenti
svanirono d’un tratto nelle nevi gelate
in una tomba comune e spregiata.
Si chiamano nemici: gia! i nemici dell’odio.
Ti lascio l’indirizzo della tomba
perché tu vada a leggere l’epigrafe.
Ti lascio accampamenti
d’una città con tanti prigionieri:
dicono sempre sì, ma dentro loro mugghia
l’imprigionato no dell’uomo libero.
Anch’io sono di quelli che dicono, di fuori,
il sì della necessità, ma nutro, dentro, il no.
Così è stato il mio tempo. Gira l’occhio
dolce al nostro crepuscolo amaro.
Il pane è fatto pietra, l’acqua fango,
la verità un uccello che non canta.
È questo che ti lascio. Io conquistai il coraggio
d’essere fiero. Sfòrzati di vivere.
Salta il fosso da solo e fatti libero.
Attendo nuove. È questo che ti lascio.

Kriton Athanasulis
Traduzione di Filippo Maria Pontani




quando
il tempo
sfiorerà le cose
sarà caldo
o
paesaggio solatio...


Il testamento è l'atto giuridico mediante il quale una persona manifesta il proprio volere e dispone dei propri diritti per il tempo in cui avrà cessato di vivere.
Il testamento nasce dell'idea di attribuire rilevanza alla volontà del de cuius all'interno della successione a causa di morte e permettergli di decidere a chi attribuire i propri beni o diritti.
Esso è un atto unilaterale, mortis causa, di natura personale.
Le dichiarazioni in esso contenute hanno generalmente contenuto patrimoniale o comunque in grado di produrre effetti nell'ordinamento giuridico. Tuttavia può contenere anche dichiarazioni di tipo morale, filosofico, politico o di altra specie. Nell'antica Roma esistevano tre diverse procedure per effettuare testamento:
1 pubblicamente a Roma, davanti a Comitia Calata;
2 prima di scendere in battaglia; in questi casi, scudo in mano e toga stretta alla vita, davanti a tra commilitoni, nominavano verbalmente il proprio erede;
3 con l'alienazione del patrimonio.
La revocazione testamentaria si può avere anche quando nascono figli successivamente alla data del testamento (revocazione di diritto per sopravvivenza di figli).
La revocazione del testamento è una facoltà concessa al testatore di revocare in qualsiasi momento il testamento o modificare le volontà contenute nel documento testatorio. Esso può essere esplicito o implicito: Esplicito quando un successivo testamento revoca esplicitamente il precedente. Implicito quando il contenuto del testamento successivo è incompatibile con quello precedente.
In Italia è regolato dall'art. 687 C.C. (da wikipedia) 

Nessun commento:

Posta un commento