sorriso
/so'r:iso/ s. m. [der. di sorridere].
- 1. [il sorridere: un s. di scherno] ≈ ↑ risata, riso. ‖ sghignazzo.
- 2. (fig.) [espressione di gioia, serenità e sim.: il s. degli occhi, della natura, della primavera] ≈ ‖ bellezza, grazia, letizia, luce, luminosità.
[der. di sorridere, sul modello di riso].
– L’atto e il modo di sorridere: s. dolce, maliconico, malizioso; un s. di scherno, di compatimento; un s. acido, un s. forzato; fare un s., atteggiare le labbra al s.; quella ragazza ha un bel s.; avere sempre il s. sulle labbra, avere un s. per tutti, anche in senso fig., avere un temperamento allegro, essere sempre cordiale e affabile. In usi estens. e fig., espressione di gioia, di serenità, di letizia e sim.: il s. degli occhi, della natura, della primavera; tornano I grandi occhi al sorriso Insidïando (Foscolo).
Dim. sorrisétto, spec. se non benevolo o forzato: un sorrisetto ironico, sarcastico, di compiacenza; meno com. sorrisino: aveva sulle labbra il lieve sorrisino di chi sa e intanto finge di non sapere (Capuana).
Come gentile logora amore
le tue membra intense:
nasci taciturno bucchero, o logorata
anima; e adorna
dell’esatta grafia d’un sorriso
con delicata rinuncia
ti implíchi nella imprevista
geometria vegetale del tuo sangue.
le tue membra intense:
nasci taciturno bucchero, o logorata
anima; e adorna
dell’esatta grafia d’un sorriso
con delicata rinuncia
ti implíchi nella imprevista
geometria vegetale del tuo sangue.
Giorgio Manganelli
settembre 58
ecco come,
come un sorriso,
come un incontro inatteso,
là
lungo le vie
del cuore...
lungo le vie
del cuore...
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