Perché si parla soltanto di capelli canuti
e di saggezza?
Quando si va spegnendo l’arbusto della vita,
le esperienze non hanno valore.
Del resto non ne hanno mai avuto.
Dopo la grandinata delle tombe
la colonna fu scagliata in alto con irruenza
e quattro poeti di stato
appoggiarono il dorso alla sua pesantezza,
per scriver sulle pagine dei libri
un loro bestseller.
La fontana è ormai vuota,
cicche vi sono sparse
e solo titubando il sole scopre
il lutto della pietra sconvolta.
Qui si potrebbe anche mendicare.
Ma gettar via la vita,
solo così per nulla,
è questo che non voglio
e di saggezza?
Quando si va spegnendo l’arbusto della vita,
le esperienze non hanno valore.
Del resto non ne hanno mai avuto.
Dopo la grandinata delle tombe
la colonna fu scagliata in alto con irruenza
e quattro poeti di stato
appoggiarono il dorso alla sua pesantezza,
per scriver sulle pagine dei libri
un loro bestseller.
La fontana è ormai vuota,
cicche vi sono sparse
e solo titubando il sole scopre
il lutto della pietra sconvolta.
Qui si potrebbe anche mendicare.
Ma gettar via la vita,
solo così per nulla,
è questo che non voglio
Jaroslav Seifert
“Non bisogna buttare via
il bambino con l’acqua sporca”
è un modo di
dire che si usa per criticare chi, rifiutando qualcosa del passato (un
brutto periodo, un cattivo governo, un amore finito ecc.) finisce con il
voler cancellare proprio tutto di quel passato, magari anche quel
qualcosa di buono che certamente c’è stato e che potrebbe essere
salvato.
questo vivere che per qualcuno è peso,
quel rimanere su binari che scartano spesso;
siamo fatti di sogni e di incubi profondi,
ricuciamo strappi soli e lontani...
quel rimanere su binari che scartano spesso;
siamo fatti di sogni e di incubi profondi,
ricuciamo strappi soli e lontani...
Il modo di dire non è italiano: viene dal tedesco "Kind mit dem Bade
ausschütten", documentato già in un libro del 1512 ("Narrenbeschwörung"
di Thomas Murner, dove troviamo la bella illustrazione di una donna che
butta via l’acqua sporca di una tinozza dimenticandosi che dentro c’è
anche un bambino).
In tempi più recenti è stato usato da scrittori
importanti, come per esempio Günter Grass.
Lo stesso modo di dire è presente poi anche in inglese nella forma “don’t throw the baby out with the bath water”. (dalla rete)
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