Imprimiamo sforzi enormi, tesi,
impegni incostanti, trame, lutti,
ardori improvvisi, incrinature evidenti;
siamo assolati campi di fieno...
-7-
La magica luce del pontile staglia la sua sagoma incerta nel chiarore dell'alba.
Il
tempo della riflessione è ora, negli anni che anellano percorsi che molti
solo sognerebbero di fare; la vita non è mai banale se lo vogliamo e
anche l'alba lo ricorda ogni giorno che passa se la sappiamo guardare con occhi disincantati e fermi.
Un insieme di colori tinge il pastello del tedio, si sovrappongono nella
mente le poesie che amo, quelle che credo di sapere e di poter scrivere
anch'io.., un suono nel silenzio mi distrae dal pensiero, cammino.
La
foschia si dirada col mattino che incalza, è grigio il cielo, ora lo vedo
distintamente, in nitidezza, il fiume, questo fiume, fluisce in nastro argentato fin
dove posso guardare, ho freddo ancora, ancora mi copro.
Conto i respiri
ed affretto il passo, voglio rientrare nel mondo normale, mi rassetto
la mente, scorro i doveri quotidiani, ne ho pochi ma ancora ne ho qualcuno.
Il rumore dei sassi
sotto i piedi mi rivela il sentiero ancora imbrumato, scende qualche goccia di
pioggia.
Ho osservato il mistero del cerchio, le rune, simboli che sommano sempre a
dare risultati inattesi, confusione nel sogno, distante.
Il pontile è
scomparso, lontano ormai da quello che sono, un uomo al rientro, le
pendici di un'erta mi indicano ancora il cammino, affretto il mio passo,
non voglio tardare.
Il sogno tramanda pensieri e piano si sgretola in
miriadi di pezzi, come un mosaico fatico a ricomporne qualcuno, il
ricordo è frammentato, inutile, non riesco a riordinareil puzzle della mia esistenza e la
scatola è praticamente vuota.
La luce in cucina contrasta quella del
mattino, forse la spegnerò.
Il ticchettio dell'orologio mi richiama al
presente, è tempo di pensare lo dice il risveglio degli altri, lo dice il mattino che entra sgargiante nel mio mondo presente fatto di incertezze e di dubbi; trattengo un sospiro sapendo che l'ansia mi è compagna infedele da sempre, sapendo che ora mi prende e costringe; il respiro si fa più prepotente e domina l'anima e il cuore, ora è il tempo della mente, sarà lei a prendere il controllo, a dominare le folate di vento che ancora, ogni tanto, mi trasportano via.
Claude Monet "Nebbia mattutina" |
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