Di nuovo aspetto che si riformi
il ghiaccio
quella neve dell’anima che
copre e nasconde
col silenzio e il candore,
con la pace, il cuore.
Ancora stupito incosciente
io spaccio
per sciabordio lieve il
moto potente di onde
nel mare inquieto che sono
il passare di ore.
Celati dal sogno
convergono suoni
di antichi retaggi,
obsoleti strumenti
impolverati, riposti,
scordati.
Riassetto i pensieri, le
gesta, i miei toni
di quando questi tiepidi
occhi a struggenti
visioni riaffacciano
lineamenti provati.
Anonimo
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"
La natura ci abitua a cose incredibili, ci sono esplosioni primaverili dappertutto, il nostro ambiente di pianura (anche gli altri a dirla tutta) si anima in meravigliosi, sgargianti colori tipici di questa nuova stagione.
Eppure, ancora per qualche tempo, persistono ed esistono angoli riposti ed ombrosi dove ancora resiste l'inverno appena passato ma di cui può essere ancora vivido il ricordo.
Diverso è il discorso dell'anima dove, spesso, questi residui non vengono mai trovati e riscaldati dal sole.
Gujil
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