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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 14 novembre 2014

Crescendo tra poesia e musica

Crescendo
 
La fine del parco sfuma
mescolando immagini e bruma,
la nebbia nell'aria insiste
un dolore profondo persiste.
Così camminando nel prato
rileggo un recente passato
poi torno a pensare nel grigiore
di quest'autunno in cui conto le ore.
Volessi rimuovere il senso
di quello che sono, che penso!
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
 
crescendo
ger. (di crescere) e s. m., invar. – TRECCANI

1. Didascalia musicale che indica il graduale aumento d’intensità dall’uno all’altro suono di un passo musicale, abbreviata spesso in cresc. o ridotta allo speciale segno.
2. fig. Aumento progressivo d’intensità: un c. d’applausi, di urla, di fischi; la gara si svolse con un c. entusiasmante.
 
CRESCENDO
Termine musicale, che si usa per indicare un graduale aumento d'intensità fonica nell'esecuzione d'un passo vocale o strumentale. Il crescendo può essere notato in lettere (per intero o abbreviato: cresc., o a sillabe staccate: cre-scen-do) o semplicemente col simbolo ???, completato di solito dalla precisazione del grado d'intensità iniziale e di quello da raggiungere, p. es.: p mf. Analoga è l'indicazione del suo contrario diminuendo (dimin. o dim., o di-mi-nu-en-do), il cui simbolo è ???.
L'uso degli effetti di crescendo e di diminuendo nella musica vocale è stato, probabilmente, sempre praticato, anche in relazione con le esigenze espressive della parola, e analogamente si può pensare che sia sempre occorso allo strumentista di aumentare la forza del suo suono, o diminuirla, per ottenere più fervida espressione. Ma l'esplicita prescrizione di tali "coloriti" nella pagina musicale sembra essere apparsa (con diversi termini e simboli) nel '600 per quel che concerne la musica vocale e nel maturo '700 per la musica strumentale.
Un effetto fonico paragonabile a quello del crescendo si può poi ottenere, nella musica scritta per un complesso di voci o di strumenti, chiamando sempre maggior numero delle une o degli altri a rinforzare la sonorità generale, sia con raddoppî sia con figurazioni di ripieno. A questa sorta d'intensificazione è assai spesso congiunto il crescendo propriamente detto nella sonorità dei singoli istrumenti (l'inverso si dica poi, del diminuendo). Esempî mirabili del lirismo proprio di tale specie di crescendo si hanno, p. es., presso Beethoven (cfr. il passaggio dallo Scherzo al Finale della Sinfonia in do minore) e Rossini.

 

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