in te, del saluto serale: consuetudine
mia planetaria, con te e i tuoi tramonti:
trasalimento, di tegola in tegola,
del mio vivere che se ne va col tuo
trapassare, lume diurno, lento,
sul tetto davanti casa; e mio formarsi,
intanto, un petto come di colomba;
e metter piume amorose per la notte
che viene; ravvolgermi unitario
con essa: pigolìo interiore; perdita
dell’umano: divenir mio universale.
C arlo Betocchi
da Poesie del sabato
flashback impietoso
assisto al riposo,
poi mi siedo e ritento
senza colpa,
senza segno...
Senza colore è ancora il mio volto
RispondiEliminadove righe segnano i ricordi della terra:
ove si richiara la sera
la notte pare dormire.....
"poesieinsmalto"
Annamaria,
RispondiEliminaaempre gradita ed amata.
Gujil