La primavera
L’inverno aveva rinfrescato anche
il colore delle rocce. Dai monti scendevano,
vene d’argento, mille rivoletti silenziosi,
scintillanti tra il verde vivido dell’erba.
Il torrente sussultava in fondo alla valle tra
i peschi e i mandorli fioriti, E tutto ’era puro,
giovane, fresco, sotto la luce argentea del cielo.
Grazia Deledda
e conto anch'io
le foglie del noce,
quelle del fico
e arrivo dove non devo,
dove non voglio...
Dove non voglio è ancora il mio cuore,
RispondiEliminapeccato che è già sera,
ora dormone le rose
e ti attendo consumato amore,
ti prego giungi
portando antichi abbandoni,
eterne speranze
e rendendo piu' dolce il mio passaggio su questa terra.
"poesieinsmalto"