In base allo stato di ossidazione del ferro presente, l'argilla appare
bianca, rossa o verde: in fitoterapia, si preferisce l'argilla bianca
(caolino), in cui le proprietà riequilibranti, cicatrizzanti e
stimolanti sono maggiormente marcate rispetto alla verde (indicata per
uso interno). L'argilla rossa è ricca in ferro e scarsa in alluminio.
Il tuono spazia un rumore
di cavalli lanciati sui monti;
sui muri degli orti
tempo d’acqua che torna,
randagio.
Il sonno intorba i pagliai,
il silenzio cresce nel petto.
Dopo lo scroscio la terra è rossa,
nei dorsi di rupe
il sasso si stria.
E il fango è un tramonto
che tutto l’anno ci dura negli occhi.
Vittorio Sereni
perduti in percorsi fangosi;
impantanato nel nulla riprovo
a scuotere il petto di tosse...
Le varie discipline che utilizzano l'argilla per trattare disturbi di
diversa natura, hanno favorito la nascita di un nuovo termine, argilloterapia, una “medicina non convenzionale”, poiché non ci
sono prove scientifiche effettive che confermino del tutto l'efficacia
della stessa. Considerando, però, che l'argilla è stata messa in
discussione per lungo tempo dalla comunità scientifica per le sue dubbie
proprietà “curative”, ci potrebbero essere conseguenze serie dovute non
tanto all'argilla in sé, ma all'utilizzo poco idoneo e alle modalità
scorrette di assunzione (dalla rete).
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