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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 13 marzo 2020

Protocollo cittadino #14, Muscari

 Muscari,
piante bulbose tra le più facili da coltivare, alcune specie addirittura le troviamo spontaneamente diffuse sul nostro territorio, una grande comodità.
Questa semplicità nell’ottenerla, non deve portarci a sottovalutare la bellezza di questa pianta, amata anche perché, occupando poco posto e al meglio, grazie agli splendidi fiori, può essere interrata tra arbusti, alberi o altre piante corredandole di colori e allegri.
 
 
Protocollo cittadino #14
 
Le api stanno suggendo i fiori della muscari,
loro non sanno e non hanno problemi di quarantena,
posso solo dire che nella mia vita non mi sarei aspettato
di vivere quest'esperienza così allucinante;
il mio pensiero va alle persone malate, ai deceduti,
alle famiglie che soffrono e non capiscono...
 
Gujil


La fioritura dei muscari avviene in primavera, alcuni però vogliono bruciare le tappe e iniziano a farsi belli addirittura a febbraio, altri invece arrivano in ritardo, a giugno.
Dipende dalla specie che abbiamo scelto, ma in tutti i casi i fiori sono di piccole dimensioni, riuniti in sottili spighe compatte, con il perigonio oblungo oppure globoso.
Per quanto riguarda la colorazione, il blu violaceo o il bianco, sono quelle più comuni ma è una pianta che ama sorprenderci.
Il suo nome “Muscari” è legato ad una proprietà del fiore che non riguarda però la nostra sensibilità cromatica, bensì riguarda il senso dell’olfatto: C. Clusius lo ha battezzato così in onore del profumo delicato che i fiori emanano, molto somigliante a quello del muschio.
Non lo si trova in tutte le varietà, ma per estensione, il nome abbraccia tutto il genere.
Dopo la fioritura, primavera/estate, verso fine agosto le foglie diventano secche e i bulbi iniziano a entrare in riposo vegetativo.
Se vogliamo ottimizzare la coltivazione dei Muscari realizzandola a spreco zero, durante l’estate estraiamo i piccoli bulbi dal terreno, facciamoli asciugare al sole e conserviamoli in un luogo fresco, buio e ben asciutto per poi rimetterli a dimora in autunno ricominciando il ciclo spiegato.
(dalla rete)

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