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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 2 dicembre 2016

Nomi e Cognomi


I vostri nomi
 
Ieri sono passato a trovarti, papà,
la luce in questi giorni non è tagliata dall’ombra
negli alberi senza vento c’è l’odore secco dell’aria
per come posso, ti ho portato il racconto dei temporali,
l’odore di inverno sulle tempie
a Chiusaforte è nevicato, nevica sempre
e le fontane sono ghiacciate
penso, per qualche momento, che tu sia ancora lassù
ad accatastare legna con cura
e non in luoghi come questi
la casa di riposo con la pista per le bocce
dove state raccolti come le foglie nel parco
uniti nell’attesa, lontani dalle città assediate.


Dicevate domani, dicevate questo è il figlio
e con il silenzio del fischio nella bufera
i vostri nomi sono andati via
voi che siete stati popolo e ombra
remissione e forza
il tuo nome, papà, e quello di Bruno, che non era un’antilope
e tirava sassate al pettirosso sul ramo più alto
o quello di Giordano, o quello di Cesare, o quello

               di Alfredo, l’artigliere
o quello di quelli che, come te, sono stati bambini
che hanno detto domani.


E adesso non è troppo dire
quanto poche sono le foglie cadute
sui giorni di novembre
per dire cos’è l’inverno negli occhi mentre viene
tutto il poco possibile è qui,
nei vostri corpi piegati come l’ulivo
sulle vostre facce di monete graffiate
in questo spazio, in questo tempo confusi
come il cielo e la terra quando nevica,
e se c’è un’uscita, papà, anche se non posso dire domani,
la sua luce sulla soglia
è questo stare dei tuoi occhi dentro i miei
questo pensarvi vivi, liberi e scalzi
le tasche piene di sassi, la memoria di voi
che trema in noi
come una stella incoronata di buio.

Pierluigi Cappello

Mandate a dire all’imperatore
 

una poesia che mi ha molto colpito, attuale, qualcosa che mi ha commosso e stretto il cuore nel dolore e nel piacere del ricordo; volere è potere ma nulla si può contro l'ineluttabile. Così rimaniamo aggrappati ai pensieri che ci assillano nelle ore buie, in quelle dove la tristezza prevale e ci lascia stremati a singhiozzare; vorrei aver già risolto le mie incongruenze, vorrei essere dove tutto è possibile, dove tutto è più facile.
 
 asilo del tempo,
per me è finito, non ho più nessuno;
i nomi sono stilettate di male nel petto
piango ancora, piango forte...




 

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