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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 23 dicembre 2016

Giorni di minime #33, tra ricordi e fantasmi

le nebbie dell'inverno arrivano
dense, spettrali, nascondono,
il cuore in subbuglio non smette
il peso del ricordo, del rimpianto;
ferali sagome incedono strade
diverse ad ognuno di noi,
il cammino continua, contiguo
ad esili, cari, fantasmi...
 
Gujil
 
 
Teodolinda sposa Agilulfo
Cappella Zavattari,
duomo di Monza
“Io sono la regina”. Hanno pochi dubbi gli uomini del National Ghost Uncover di Rimini giunti sabato mattina Monza per un nuovo avvistamento ectoplasmatico. Sopratutto ne è convinto il loro presidente, Massimo Merendi, che di fronte a ben 16 testimonianze certificate (più due ufficiose) ha annunciato che nella centralissima piazza Trento e Trieste alberga niente meno che il fantasma della regina Teodolinda.
La giornata uggiosa, la nebbiolina che avvolgeva il monumento ai Caduti della Grande guerra e pochi passanti infreddoliti hanno fatto da sfondo alla loro incursione in terra brianzola. Vestiti con dei camici bianchi e “armati” di attrezzature avveniristiche per rilevare anche i raggi gamma, da mesi vanno su e giù per l’Italia alla ricerca di nuove testimonianze: Asti per il fantasma di Umberto II, Bari per lo spettro di Federico II, ma anche Ancona, Prato, Siena e, per finire, Como, dove, secondo alcune testimonianze, si sarebbe palesato nientemeno che il fantasma di Winston Churchill. “Noi non siamo cacciatori di fantasmi – spiega Merendi -. Ci limitiamo ad ascoltare e a riportare ciò che ci raccontano. La nostra indagine si limita ad escludere la presenza di campi elettromagnetici che possano avere tratto in inganno i testimoni”.
E a Monza gli avvistamenti dei passanti sono avvenuti tutti in piazza Trento e Trieste, proprio sotto le finestre dell’ufficio del sindaco, Roberto Scanagatti. Il primo risalirebbe al 6 marzo del 2013, l’ultimo allo scorso 30 dicembre. In alcune circostanze la regina dei Longobardi si sarebbe manifestata in maniera confusa, sotto forma di immagine sfocata e poco riconoscibile, ma in altri casi sarebbe apparsa a figura intera, vestita di una tunica bianca, ingioiellata e col capo coperto forse da una corona. “Le testimonianze raccontano di una sua apparizione fugace – prosegue Merendi -, ma almeno in un caso il fantasma si sarebbe avvicinato così tanto da passare attraverso i testimoni stessi”. Dubbi e sorrisi sono assolutamente legittimi ma, lasciatecelo dire, è molto più divertente crederci: non è forse vero che l’unica cosa che vale la pena prendere seriamente è un gioco? (da MBnews, il giornale on line di Monza e Brianza)



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