Francesco Stanga su modello di Giovanni Franceschetti, La Carità, 1834-1836, pietra di Botticino, Gussago (Bs), timpano della chiesa parrocchiale |
Una carità
T'ostinasti a picchiare alle mie porte
con il tuo cuor nella tua mano a guisa
di pietra e a lungo mi chiamasti forte.
con il tuo cuor nella tua mano a guisa
di pietra e a lungo mi chiamasti forte.
E m'ostentavi la tua faccia intrisa
di pianto, come un mendicante astuto,
per più carpir dalla pietà improvvisa.
Se a qualche carità, pregando aiuto,
tu mi forzasti, non imaginare
ch'io n'abbia al par di te molto goduto.
Labbra pietose si fan spesso amare,
più amare quando vinsero un ritegno
per addolcire il cuore di chi appare
La Fede |
più amare quando vinsero un ritegno
per addolcire il cuore di chi appare
dopo, ma tardi, d'ogni dono indegno.
Amalia Guglielminetti
Per la dottrina cristiana le virtù teologali consentono all’uomo di avvicinarsi a Dio.
Esse sono tre ed assumono un evidenza trinaria, consentendo all’umanità di proiettarsi nel mistero più alto.
In origine le tre virtù teologali – Fede, Speranza e Carità – sembrano assumere caratteristiche simili alle tre grazie, in quanto agiscono insieme per la felicità dell’uomo che si pone al di là della giornata terrena.
Sono sempre rappresentate come giovani e avvenenti figure femminili.
Alle statue che le rappresentano viene assegnato spesso il ruolo iconografico di sormontare la facciata delle chiese.
La Speranza |
La Fede è posta al centro, con gli attributi del calice e della Croce.
Accanto a sè, la Fede reca la Carità – molto spesso rappresentata come una giovane che allatta – e la Speranza, che reca l’attributo di una catena metallica e di un un’ancora, a dimostrazione, da un lato dell’attesa dell’Unione a Dio in un approdo che non lascia il fedele in preda delle onde, ma al tempo stesso – attraverso la catena sollevata – richiama alla necessità di abbandonare ogni vincolo per giungere all’incontro con il Signore (dalla rete).
sentimento ormai in disuso,
ora cerchiamo di ottenere,
vogliamo solo avere e prendere
prima era diverso...
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