Vento, grandine, pioggia tempestosa,
foschia che vela il giorno al suo languire,
d’anima e corpo ogni pena gravosa
finché posso vorrei per te patire.
foschia che vela il giorno al suo languire,
d’anima e corpo ogni pena gravosa
finché posso vorrei per te patire.
E se potessi amarti t’amerei
perché in una notte infinita
presto si perderanno i giorni miei
e anche la pena mi sarà proibita.
perché in una notte infinita
presto si perderanno i giorni miei
e anche la pena mi sarà proibita.
Sara Teasdale
Gli amorosi incanti
Traduzione di Silvio Raffo
finché
(o fin che) congiunzione
(o fin che) congiunzione
- TRECCANI -
– Fino a che, fino a tanto che, fino a quando; indica il perdurare di una cosa o di un fatto per tutto il tempo in cui dura un’altra cosa o un altro fatto o non se ne verifica uno nuovo; generalmente usato con il modo indic.: f. c’è vita c’è speranza; restate f. volete; gridò fin che ebbe fiato in corpo; E tu onore di pianti, Ettore, avrai ... f. il Sole Risplenderà su le sciagure umane (Foscolo).
In frasi negative indica invece che una cosa non può o non deve accadere fino al momento in cui non se ne verifica un’altra: non ti muovere f. non lo dico io; non aprì f. non l’ebbe riconosciuto.
Nell’uso letter. anche con il modo congiuntivo: Seguirò l’ombra di quel dolce lauro ... Fin che l’ultimo dì chiuda quest’occhi (Petrarca).
Nell’uso letter. anche con il modo congiuntivo: Seguirò l’ombra di quel dolce lauro ... Fin che l’ultimo dì chiuda quest’occhi (Petrarca).
se potessi anch'io...,
se solo potessi a volte;
nei pensieri risacca l'amore,
in un angolo, angusto...
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