Per presente in termini più divulgativi nella vita di tutti i giorni si
intende il momento corrente, inteso come intervallo di tempo che può andare da
ore a mesi più vicino al nostro operare quotidiano, in ogni caso immediatamente
percepibile.
Il presente è un punto della linea temporale di un osservatore, che
separa il passato dal futuro.
Storicamente lo studio del tempo è stato oggetto di intense ricerche
soprattutto in ambito fisico e filosofico. Fra i più illustri
pensatori che hanno discusso sul tempo si ricordano il filosofo Henri Bergson e il fisico
Albert Einstein.
Per quanto la definizione di presente risulti apparentemente banale, in
realtà il suo significato risulta assai problematico, proprio perché dipendente
da un osservatore con una naturale collocazione spaziale. In questo senso, la definizione di
presente è soggettiva, non permettendo di definire in modo assoluto un flusso di
passato-presente-futuro.
Il presente risulta, ad un rigoroso studio logico e matematico non esistere, per quanto si voglia
delineare e limitare la sua definizione nello spaziotempo di fatto è infinitamente piccola, e
quindi non si può misurare. Del presente infatti si può studiare solo il suo
intorno (limite) che è formato da un po' di futuro e
da un po' di passato. Da un futuro ormai molto vicino che passando per l'istante t 0
diventa un passato molto vicino.
Il presente diventa una linea adimensionale che separa il passato dal futuro.
Il presente non esiste se non diventa subito dopo contenuto della memoria del
passato.
Il futuro lo immaginiamo possibile con l'esperienza delle cose passate
ma diventa reale solo passando per la linea del presente.
La conoscenza sperimentale in ogni caso passa dalle capacità cognitive ed
intellettuali in ordine al tempo che l'uomo possiede e cioè:
- Il passato => la memoria
- il presente => la percezione sensoriale
- Il futuro => l'immaginazione
Il tempo trascorre in un eterno presente, il presente che noi percepiamo, a
prescindere dalle nostre considerazioni spaziotemporali. L'uomo, che necessita
di organizzare gli eventi della sua vita, ha stabilito un calendario matematico
che definisce le consequenzialità e la sequenzialità.
Il futuro ed il passato potrebbero essere costruzioni mentali (e non
esistere) di cui non abbiamo la percezione sensoriale.
Mentre il presente è
l'unico presente(vicino) a noi di cui possiamo avere la tangibilità.
Il
passato per un uomo che non ha memoria non esiste così il futuro per un uomo che
non ha immaginazione non esiste.
Lo studio della memoria collettiva su cui rimane traccia del
passato è quella che gli antropologi portano come necessità (causa
necessaria) della nascita della scrittura.
La necessità di comunicare un evento successo prima
a chi viene dopo.
La scrittura è una forma di memoria del passato che si rievoca
rileggendola nel presente (da wikipedia).
- Il presente
- Guardo le acque e le canne
- di un braccio di fiume e il sole
- dentro l'acqua.
- Guardavo, ero ma sono.
- La melma si asciuga fra le radici.
- Il mio verbo è al presente.
- Questo mondo residuo d'incendi
- vuole esistere.
- Insetti tendono
- trappole lunghe millenni.
- Le effimere sfumano. Si sfanno
- impresse nel dolce vento d'Arcadia.
- Attraversa il fiume una barca.
- E' un servo del vescovo Baudo.
- Va tra la paglia d'una capanna
- sfogliata sotto molte lune.
- Detto la mia legge ironica
- alle foglie che ronzano, al trasvolo
- nervoso del drago-cervo.
- Confido alle canne false eterne
- la grande strategia da Yenan allo Hopei.
- Seguo il segno che una mano armata incide
- sulla scorza del pino
- e prepara il fuoco dell'ambra dove starò invisibile.
- Franco Fortini
- presente di nuovi pensieri,
- quelli lontani,
- sparsi;
- nel cerchio dei soli
- si innestano tattiche antiche.
- Le prime del corso,
- quelle lontane,
- sparse;
- eccoci
- ancora, qui...
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