La Candelora, collocata a mezzo inverno nel tempo astronomico, coincide nel ciclo agreste/vegetativo con la fine dell'inverno e l'inizio della primavera; il più famoso detto popolare a riguardo infatti recita:
"Quando vien la Candelora
de l'inverno semo fora;
ma se piove o tira il vento
de l'inverno semo dentro."
Questo sta a indicare che se il giorno della candelora si avrà bel tempo, si dovranno aspettare ancora diverse settimane perchè l'inverno finisca e giunga la primavera.
Al contrario, se alla candelora fa brutto, la primavera sta già arrivando.
E' quindi un momento di passaggio, tra l'inverno/buio/"morte" e la primavera/luce/risveglio.
Oggi il calendario cristiano ricorda la Presentazione del Bambino Gesù al vecchio Simeone, nel Tempio di Gerusalemme, e la contemporanea Purificazione di Maria (secondo il vecchio rito ebraico le donne, dopo il parto dovevano 'purificarsi' per 40 giorni, e oggi scadeva appunto la purificazione, dopo la nascita di Gesù), c'è da specificare che la festa del 2 febbraio ha origini antichissime, e pagane, riallacciandosi alla tradizione del Lupercale romano e della Imbolc celtica.
Renzo Pezzani
Era insomma la festa dell'inverno, delle giornate che finalmente cominciano a riallungarsi, che fanno sperare la fine vicina del freddo, del gelo, delle intemperie, e l'arrivo della nuova primavera (dalla rete).
La Candelora
Due febbraio. Accendete
Due febbraio. Accendete
la candelina di purificazione...
Farà lume a un'orazione,
d'innocenza splenderete.
...Non è ancora primavera.
Ne è dolce promessa:
fiamma accesa, odor di cera
come in chiesa la prima messa.
Renzo Pezzani
molto interessante,buona giornata!
RispondiEliminaciao!
RispondiEliminaè stato interessante quello che ho letto nel tuo blog, veramente mi ha fatto pensare.
Io ho appena aperto uno, ma è un stilo totalmente diverso. Parlo di musica indie, e non so, forse ti piacerà: www.indiefferenzia.blogspot.com
Grazie, e continua a scrivere!
Stella, Castells,
RispondiEliminagrazie per l'apprezzamento.
Gujil