La menta (genere Mentha) è una pianta aromatica della famiglia delle Labiate (Lamiaceae).
Ne esistono di diverse specie: la menta piperita, la mentuccia, la menta romana, la menta acquatica, menta longifolia, ecc…
La menta piperita è un ibrido orticolo ottenuto dall'incrocio tra Mentha aquatica L. e Mentha spicata L., ed è una tra le più utilizzate e conosciute.
La menta piperita è una pianta erbacea perenne della famiglia delle labiate, originaria del bacino mediterraneo è diffusa in tutta Europa (specialmente in Italia e Inghilterra), in Asia e Africa, è molto resistente e di facile propagazione. La menta può raggiungere l'altezza di un metro circa, ha fusti eretti o ascendenti e possiede piccoli fiori di colore bianchi o roseo-violacei che sono riuniti in una densa spiga conica all'apice degli steli; ha foglie ovali di colore verde scuro, dai margini seghettati che, se strofinate, emanano un forte aroma, per questo viene definita pianta aromatica. Il frutto è una capsula che contiene da 1 a 4 semi.
La menta di solito cresce in pianura ma la si può trovare anche fino a 700 m d'altezza, a patto che sia al riparo dal vento e con media esposizione solare.
Della menta si utilizzano le foglie, che vengono raccolte a giugno, e le sommità fiorite, in luglio e agosto, poiché la fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all'autunno.
Ecco alcune varietà di menta tra le più comuni:
L'uso della menta in cucina, è molto diffuso in Italia, Spagna, India, Medio Oriente ed in Nord Africa. Per il suo sapore molto intenso, in cucina deve essere impiegata con molta moderazione, e si abbina molto bene a tutte le carni con sapore molto deciso come agnello, anatra e montone.
Il suo aroma fresco fa si che si accosti bene alle verdure estive: pomodori, cetrioli, patate novelle, melanzane e zucchini, ed è un'ottima aggiunta alle preparazioni a base di frutta come macedonie e dolci vari.
Essiccata, viene usata anche per tisane e per aromatizzare the e altre bevande, ed è anche usata nella preparazione di caramelle, gomme da masticare, sciroppi e molti liquori. Usata anche nei cocktail come il mojto, dove viene pestata con lo zucchero e accompagnata da ghiaccio e rum.
L'olio essenziale di menta piperita contiene il mentolo, sostanza che calma i tessuti muscolari lisci dell’apparato digerente e rilassa il tratto intestinale, ha una azione spasmolitica, antisettica e mitiga il dolore provocato da eccesso di gas. Nei dolori gastrointestinali molto forti sviluppa la stessa azione calmante di 1-2cg di morfina.
La menta è un ottimo rimedio nei disturbi gastrointestinali, grazie alle sue proprietà digestive, ed è utile per chi soffre di colon irritabile. Inoltre ha una attività decongestionante e balsamica e fluidifica le secrezioni dell’apparato respiratorio.
Le proprietà sedative ed antiematiche di questa essenza, la rendono un ottimo rimedio per il mal d'auto, il mal di mare e il mal d'aria, e può arrestare il vomito in breve tempo.
Ha inoltre proprietà antipruriginose, che la rendono un ottimo rimedio contro le punture di zanzare ed altri insetti.
E’ anche usata per regolarizzare il ciclo ed il flusso mestruale e ridurne i dolori.
L'essenza è molto utile per rinfrescare e deodorare l'alito, e, grazie alle sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie si è rivelata un ottimo rimedio per le stomatiti e le afte; è altresì valido rimedio contro eczemi, tigna, scabbia, ulcere, herpes zoster e dermatosi.
L'olio essenziale di menta piperita è indicato in molti problemi di tipo neurovegetativo come ansie, insonnia, vertigini, depressione, tachicardie ed emicranie.
Le foglie di menta hanno un effetto astringe, purificante e combattono l’irritazione; per questo motivo sono impiegate nella preparazione di maschere di bellezza.
La menta è controindicata in presenza di esofagite, nelle epatiti, in presenza di favismo.
L’olio essenziale di menta è sconsigliato in dosi massicce in concomitanza con cure omeopatiche, perché potrebbe interagire ostacolando l’azione dei farmaci omeopatici, ed è sconsigliato l’uso della sua essenza pura per via esterna in quanto potrebbe essere irritante.
La menta è sconsigliata nelle persone affette da gastralgie e ulcere, poiché provoca un aumento delle secrezione gastrica, ed è sconsigliata in persone affette da calcoli biliari. Inoltre, per periodi lunghi e in dosi massicce può essere nefrotossica e provocare insonnia. E’ sconsigliato l’uso di olio essenziale di menta da parte di bambini, di donne che allattano o in gravidanza.
Bisogna fare molta attenzione all’uso dell’olio essenziale di menta, che ad alte dosi può avere proprietà simili agli stupefacenti provocando agitazione, tremiti, convulsioni e quindi una forte depressione. Attenzione anche al mentolo puro: è tossico, ed anche un solo cucchiaino da thè può essere letale, mentre l’olio essenziale può causare aritmie cardiache, e non va somministrato senza prescrizione medica, in quanto provoca reazioni allergiche ed e’ irritante (dalla rete).
Menta e Rosmarino
Cadono giu stalle - stelle
Lacrima (il) tramonto
Gocce di luce dagli occhi
Nella notte cieca
E qui che a casa mia ormai ritorno
Lacrima (il) tramonto
Gocce di luce dagli occhi
Nella notte cieca
E qui che a casa mia ormai ritorno
C'incontreremo stasera
Menta e Rosmarino
Che ho preso a calci le notti
Per starti piu vicino
Amor, d'amor sia l'amor perduto!!
Menta e Rosmarino
Che ho preso a calci le notti
Per starti piu vicino
Amor, d'amor sia l'amor perduto!!
I feel so lonely tonight
Se per farmi male ti amai
I feel so lonely tonight
Se per farmi vivo t'amai
Se per farmi male ti amai
I feel so lonely tonight
Se per farmi vivo t'amai
Cadono giu stalle - stelle,
E una monetina,
I miei pensieri in farfalle dentro la mattina
E qui che a casa mia ormai ritorno.
E una monetina,
I miei pensieri in farfalle dentro la mattina
E qui che a casa mia ormai ritorno.
I feel so lonely tonight
Se per farmi male ti amai
I feel so lonely tonight
Se per farmi vivo ti amai
Se per farmi male ti amai
I feel so lonely tonight
Se per farmi vivo ti amai
Con l'anima in piena
Mi sgominai
Mi smemorai.
Mi sgominai
Mi smemorai.
I feel so lonely tonight
Se per farmi male ti amai
I feel so lonely tonight
Se per farmi vivo ti amai
Se per farmi male ti amai
I feel so lonely tonight
Se per farmi vivo ti amai
I feel so lonely tonight
Se per farmi male ti amai
I feel so lonely tonight
Se per farmi vivo ti amai
E t'amo ancora.
Se per farmi male ti amai
I feel so lonely tonight
Se per farmi vivo ti amai
E t'amo ancora.
Zucchero
Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è un arbusto perenne spontaneo appartenente alla famiglia delle Lambiate e originario di Europa, Asia ed Africa anche se ormai si trova praticamente ovunque.
Il fusto, molto ramificato, può raggiungere un altezza che varia dai 50 cm ai 3 metri ed è ricoperto da piccole foglie aghiformi, lunghe 2 o 3 cm, di colore verde scuro nella parte superiore, liscia, e biancastre in quella inferiore, abbastanza ruvida.
I piccoli fiori del rosmarino possono avere colore azzurro o violetto chiaro a seconda della specie e sbocciano in vari periodi dell’anno a seconda del clima; i frutti invece sono composti da quattro piccoli semi oleosi di colore bruno, racchiusi nel fondo del calice.
Il rosmarino in cucina, è molto apprezzato ed utilizzato per aromatizzare varie pietanze : il fiore viene utilizzato per aromatizzare le insalate, le foglie, fresche o essiccate, vengono aggiunte a molte pietanze come arrosti, intingoli, piatti a base di patate come le torte rustiche. Si usa nei patè di fegato, con l'agnello, il manzo, il coniglio, l'anatra e l'oca; ottimo persino su pane e focacce!
I rametti di rosmarino, inoltre, vengono utilizzati per aromatizzare olio ed aceto con risultati eccellenti; il suo uso rende i cibi non solo più gustosi, ma anche più digeribili!
Sarebbe preferibile usare il rosmarino nelle pietanze fresco, tenendone magari un vasetto sul balcone o nell’orto.
Secondo una leggenda i fiori del rosmarino una volta erano bianchi: divennero azzurri quando la Madonna, durante la fuga in Egitto, lasciò cadere il suo mantello su una pianta di rosmarino.
Pare, inoltre, che il rosmarino abbia virtù curative; a sostegno di questa tesi, si racconta che la regina Isabella d'Ungheria, settantenne, rugosa e piena d'acciacchi, ritrovasse la salute e una seconda giovinezza, tanto da essere chiesta in sposa dal re di Polonia, grazie ad un'acqua che prende il suo nome. La ricetta è semplicissima: alcolaturo di rosmarino, lavanda e menta. Peccato che non se ne conoscano le dosi!
Un tempo si bruciavano i suoi ramoscelli nelle stanze degli ammalati per purificare l'aria e, durante le pestilenze, venivano tenuti rami di rosmarino nelle tasche e nei manici dei bastoni, per poterlo annusare in zone malsane.
Napoleone, inoltre, sfruttava il rosmarino per la sua proprietà di stimolare la concentrazione intellettuale, era convinto che il suo profumo lo aiutasse a preparare i piani di manovra degli eserciti. Sembra che usasse una quantità impressionante di bottiglie di acqua di Colonia al Rosmarino, pianta che senza dubbio, gli ricordava la nativa amata Corsica, dove cresce spontanea.
Ovidio, nelle Metamorfosi, racconta la storia della principessa di Persia Leucotoe, che sedotta da Apollo, dovette subire l'ira del padre, che la uccise per la sua debolezza.
Sulla tomba della principessa i raggi del sole penetrarono fino a raggiungere le spoglie della fanciulla, che lentamente si trasformò in una pianta dalla fragranza intensa, dalle esili foglie e dai fiori viola-azzurro pallido.
Da questa leggenda deriva l'usanza degli antichi Greci e Romani di coltivare il rosmarino come simbolo d'immortalità dell'anima (dalla rete).
Ho letto che In latino rosmarino vuol dire " rugiada del mare ". :-))
RispondiEliminaSi dice che rinforzi la memoria e per questo è il simbolo degli innamorati. Il rosmarino ci può fornire un pretesto per andare a rileggere "Romeo e Giulietta". Verso la fine del IV atto Giulietta, che amava Romeo e voleva sfuggire alle nozze con Paride, viene trovata avvelenata nella propria camera da frate Lorenzo, che aveva fornito la pozione: Paride, con i musici, entra e canta varie poesie, fra cui "Asciugate le lacrime e decorate questa bella defunta col rosmarino. ". Povera Giulietta.
Si racconta che nel 1300, la regina Elisabetta d'Ungheria, settantaduenne e ammalata, si servì del rosmarino per riacquistare un aspetto così giovanile che il re di Polonia se ne innamorò follemente e la sposò.
Mmmmmm........Mah....!
Gujil ....sai sorprendere anche con un rametto di rosmarino e un ciuffetto di mentuccia .
p.s
un piccolo pensiero per te: Ti invio virtualmente un mazzetto di rosmarino e uno di menta del mio giardino. Il sole tiepido di questi giorni ha rinverdito la mentuccia e il rosmarino c'è la mette tutta per non essere di meno. Profumano entrambi di cose buone. (bella la canzone di Zucchero)
Buona domenica
Sabrina
Sabrina,
RispondiEliminadove eri finita?
Non passa post che non ti cerchi, mi sei mancata in questi giorni di silenzio.
Grazie per aver così efficacemenet completato il quadro; ho messo la mentuccia nel mio mojito ed il rosmarino in un sacchettino di tela.
Gujil