La formula “linguaggio inclusivo” è ipocrita, ma
soprattutto è sbagliata perché come ha spiegato bene Chiara Valerio il
linguaggio è sempre esclusivo.
Ogni parola è una scelta che esclude tutte le altre, indica definisce e prende posizione.
Ogni parola è una scelta che esclude tutte le altre, indica definisce e prende posizione.
Il peso delle parole spesso incombe
i significati danno spazio e intendìmenti
ad interpretazioni multiple, a sbagli;
ognuno di noi implora e prega,
a modo suo nell'egoismo dei più,
lasciamo spesso tracce profonde
ma facili da cancellare, relegare,
siamo posizioni diverse come barche
che sul mare si incrociano appena...
Gujil
Se dico "grazie per avermi aspettato" invece di dire "scusa il mio ritardo" scelgo di dare più valore alla tua gentilezza che alla mia inadempienza.
Se domando "come stai" invece di dire "mi manchi" è perché voglio anteporre il tuo benessere al mio malessere.
(Concita De Gregorio, - Repubblica).
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