Quanti fiori decadono nel bosco
o periscono dalla collina,
che la loro bellezza non ebbero
in sorte di conoscere.
e quanti affidano un seme senza nome
a una brezza vicina,
ignari del dono scarlatto
che recherà ad altri occhi.
Emily Dickinson
Del ciclamino esistono molte specie, ma il più comune nel territorio
europeo si chiama cyclamen europaeum, è di colore rosa chiaro e ha
un’intensa profumazione. Fiorisce durante il mese di settembre nelle
zone boscose di media altitudine.
Il ciclamino veniva descritto dal filosofo greco Teofrasto, nel 300
a.C., come una pianta utile per eccitare l’amore e la sensualità, invece
secondo Plinio il Vecchio, nei luoghi in cui veniva piantato il
ciclamino sarebbero stati immuni da malefici e filtri nefasti.
Si attribuiva a questo fiore anche la proprietà di guarire dal morso dei
serpenti. Lo consigliava come amuleto, perché secondo la tradizione del
tempo, chi lo piantava veniva protetto dai malefici, pertanto veniva
piantato intorno alle case per proteggerle dai malefici. Veniva usato
anche per adornare le camere dei novelli sposi per favorire la
procreazione, come augurio di fertilità. Veniva e viene tuttora tenuto
in casa come ornamento.
Il ciclamino secondo alcune tradizioni cristiane, era un tributo a
Maria, in quanto il fiore spesso ha delle macchioline rosse che secondo
le credenze del tempo rappresentavano il dolore delle Madonna per la
crocifissione del figlio.
Il bulbo del ciclamino veniva adoperato dai contadini come cono, da
riempire di olio tiepido per calmare il mal di orecchio, oppure veniva
frantumato per ricavare una fecola utile per l’alimentazione del
bestiame. E’ bene ricordare, però, che il bulbo del ciclamino è
altamente tossico per l’uomo, in quanto ricco di ciclamina, una sostanza
velenosa per l’organismo umano ma che risulta innocua per molti animali
come ad esempio il maiale. Durante le epidemie di vaiolo del XVII secolo dai bulbi freschi di
ciclamino si estraeva un olio che applicato sulla pelle impediva alla
malattia di sfigurare la persona ammalata (dalla rete).
Nessun commento:
Posta un commento