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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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lunedì 18 maggio 2020

Ninna nanna


La ninna nanna: una tecnica di rilassamento quasi infallibile.
Le ninne nanne, da sempre presenti nelle diverse culture musicali, contribuiscono a rinsaldare il legame tra mamma e bambino.
Cantare una ninna nanna al proprio bambino che piange e fatica a prendere sonno è una pratica molto antica ed è tuttora presente in culture diversissime per territorio geografico, per linguaggio, tradizioni e storia.
Le ninne nanne sono canzoni speciali, si riconoscono anche se cantate in una lingua non familiare. 
Attraverso il ritmo uniforme, la regolarità e la ripetizione delle parole, la semplicità della struttura musicale, l’andamento lento della melodia, aiutano i bambini a crearsi dei modelli e a controllare le emozioni.
E se assieme al canto, una mamma addormenta i propri piccoli cullandoli, il movimento dondolante, stimolando il sistema vestibolare del bimbo, aumenta l’attenzione, contribuisce allo sviluppo dell’equilibrio, soddisfa il suo bisogno di movimento.
La comunicazione, dunque, passa anche attraverso la percezione del respiro della mamma, del battito cardiaco, del calore del contatto corporeo nell’abbraccio (dalla rete). 

Ninna Nanna
(I pretendenti alla corona.)

Come il tetto si slancia
nell'etere azzurreggiante,
così il piccolo Hakon
se ne va nel mondo dei sogni.

Una scala d'oro saliente ai cieli
è stata disposta sulla terra per l'intenzione sua;
ed egli la sale leggermente
scortato dal coro degli angeli.

I belli angeli del buon Dio
custodiscono la culla del fanciullo che sogna.
Che Dio ti benedica, mio piccolo Kakon,
tua madre veglia pure presso di te.

Henrik Ibsen


dormi piccola bella dopo il diluvio
di spavento che tua madre incorse;
io, angelo custode ormai tuo veglio
per quei piccoli sogni che grandi saranno...

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