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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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lunedì 24 settembre 2018

Nottetempo

Notturno
a Manuel Machado
 
Anche quelle che si accendono nelle notti alla moda

Nasce dal cielo tanto fumo
che mi ha ossidato gli occhi

Son sensibili al tatto le stelle
Non so scrivere a macchina senza di esse

Esse sanno tutto
Graduare il mare febbrile
e rinfrescare il mio sangue con la loro neve infantile

La notte ha aperto il piano
e io dico addio con la mano

Gerardo Diego
da "Manual de espumas", 1924
  
 
Nel
romanticismo chopiniano
il notturno è considerato la composizione più emblematica:
una sorta di diario intimo
che manifesta di volta in volta
le emozioni recondite del compositore,
intime e crepuscolari,
ora più sognanti
(opera 9 n.2 in Mi bemolle Maggiore o l’opera 55 n. 2 in Mi bemolle Maggiore)
ora più cupe 
 (opera 48 n.1 in Do Minore),
ora più enigmatiche
(opera 9 n.3 in Si Maggiore).
 
 
di notte tutto è fermo, o pare tale,
le ore notturno scorrono lente,
nascondono paure ancestrali;
le tristezze convolano e stagnano...
 
Il notturno si può definire una melodia cantabile ed espressiva che tiene insieme una serie di piccoli momenti lirici pervasi da malinconia, cupezza, mistero ma anche sogno e limpidezza.
Si può in sintesi ripercorrere e riassumere l’intera vita di Chopin lasciandosi trascinare dalla successione e dall'incredibile suggestione dei suoi notturni.
Ispirati alla notte, come si evince dal nome, ne furono composti (per pianoforte solo) ben 21 dal compositore polacco e sono tra i suoi pezzi più eseguiti ed ascoltati (dalla rete).
 

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