Risorge, dalla notte che dirada,
la prima voce d'alberi tranquilla;
sull'intrisa ramaglia, a stilla a stilla,
s'aggòcciola brillando la rugiada.
la prima voce d'alberi tranquilla;
sull'intrisa ramaglia, a stilla a stilla,
s'aggòcciola brillando la rugiada.
Murmuri vaghi d'erbe e di ruscelli
tra il rosicchìo d'un ghiro ancor famelico;
in un cespuglio, un indistinto anelito
fra uno sfrullare tacito d'uccelli.
tra il rosicchìo d'un ghiro ancor famelico;
in un cespuglio, un indistinto anelito
fra uno sfrullare tacito d'uccelli.
E dall'orror silvano, l'ombre a sciami
fuggono ai loro mattutini esilî;
piovendo, fra il fogliame nero, fili
tremuli d'oro sui vocali rami.
fuggono ai loro mattutini esilî;
piovendo, fra il fogliame nero, fili
tremuli d'oro sui vocali rami.
Melodia della luce, incerta e varia
in un languore ancora vanescente;
pur, tra le fronde grigie e sonnolente
già s'inazzurra il palpito dell'aria.
in un languore ancora vanescente;
pur, tra le fronde grigie e sonnolente
già s'inazzurra il palpito dell'aria.
E d'improvviso, nel silenzio, un coro
scoppia dal folto, echeggia in tutto il cielo,
mentre, lungi da un fluido roseo velo
balzano monti sfolgoranti d'oro.
scoppia dal folto, echeggia in tutto il cielo,
mentre, lungi da un fluido roseo velo
balzano monti sfolgoranti d'oro.
Arturo Onofri
da "Liriche", 1907
l'Inverno alle porte, fa freddo, di già,
eppure ieri il mare e il sole
per un po' sono stato bene.
Gujil
il bosco, quello mio vicino,
le vie strette, le foglie ed i rovi;
cammino nella bruma, il freddo,
qualche raggio di sole filtra...
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