[di-men-ti-cà-re]
verbo (diméntico, diméntichi ecc.)
- Sabatini Coletti -
- • v.tr. [sogg-v-arg]
- 1 Perdere la memoria di qlco. SIN scordare; in usi generalizzati, con arg. sottinteso: bere per d.; anche con l'arg. espresso da frase (introd. da di o che): ho dimenticato di telefonarti, che sarò al lavoro; estens. trascurare qlcu. o qlco.: d. gli amici
- 2 Perdonare qlco.: d. le offese; anche con omissione dell'arg.: potrai mai d.?
- • [sogg-v-arg-prep.arg] Abbandonare qlco. in un luogo, per distrazione: d. le chiavi sul cruscotto, a casa, in classe; con il secondo arg. sottinteso, non portare con sé: ho dimenticato i guanti
- • dimenticarsi
- • v.rifl. [sogg-v-prep.arg] Non ricordarsi di qlco.; anche con l'arg. non introd. da prep.: d. (di) un appuntamento importante; anche con l'arg. espresso da frase (introd. da di o che): si dimentica sempre di farti gli auguri, che sei più giovane
- • [sogg-v-arg+compl.pred] Fare rimanere qlco. in un certo stato: d. la luce accesa
- • [sogg-v-arg-prep.arg] Lasciare qlco. in un luogo: d. il cappotto in macchina; con il secondo arg. sottinteso, non portare con sé: si è dimenticata la patente
scordarsi? rivangare?
il ricordo a volte pesa,
spesso solleva e ritorna;
nei lidi tranquilli del profondo,
giù dove niente può arrivare...
Vorrei dimenticarti
o mio tenero amore
che illumini la mia giovinezza
ma se parli di giovinezza
tutto il cosmo si mette a ridere
soltanto Dio sta serio
Dio che ci vede bambini
fin dalla prima vecchiaia
Alda Merini
Nel cerchio di un pensiero
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