Città ferma nel tempo lontano
ocra castano verde scuro
porte a volta finestre ortogonali -
mi fermai sul ponte con le oreficerie
guardai il fiume - non scorreva
solo le statue traslocavano nel pomeriggio
portando in spalla i loro piedistalli
fino ai profondi dormitori degli amanti nudi.
Firenze, 31.V.1976
Ghiannis Ritsos
Traduzione di Nicola Crocetti
Trittico italiano. Nove poesie
torna il freddo
si ferma il pensare;
ricordo e rivedo città
rivedo piazze e viali...
finestra [fi-nè-stra] s.f.
1 - Apertura perlopiù di forma rettangolare praticata sui muri esterni degli edifici per dare aria e luce all'interno || figg. stare alla f., osservare ciò che capita senza intervenire | uscire dalla porta e rientrare dalla f., ritornare inaspettatamente e riconquistare, per vie traverse, un posto che si era in precedenza perduto | buttare i soldi dalla f., spendere insensatamente | nel prov. o mangiar questa minestra o saltar questa finestra, essere costretti a scegliere tra due alternative, entrambe negative
2 - estens. Qualsiasi spazio vuoto che interrompe una superficie SIN apertura
2 - estens. Qualsiasi spazio vuoto che interrompe una superficie SIN apertura
3 - geol. Larga apertura in una falda
4 - tip. Spazio per illustrazione o altro in una composizione tipografica
5 - inform. Zona delimitata dello schermo, che si può aprire e chiudere, spostare e dimensionare; vi sono visualizzate directory, documenti diversi dello stesso programma o di programmi diversi, parti diverse di uno stesso documento o altre informazioni.
4 - tip. Spazio per illustrazione o altro in una composizione tipografica
5 - inform. Zona delimitata dello schermo, che si può aprire e chiudere, spostare e dimensionare; vi sono visualizzate directory, documenti diversi dello stesso programma o di programmi diversi, parti diverse di uno stesso documento o altre informazioni.
In funzione di agg. inv. nella loc. porta f., porta a vetri
dim. finestrella
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