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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 28 agosto 2013

Brezza

In meteorologia la brezza è un vento debole, solitamente classificabile fra i gradi 2 e 3 della Scala di Beaufort, e quindi con una velocità compresa tra i 7 e i 20 km/h. Si verifica in presenza di un campo di alta pressione, con assenza di masse d'aria in transito nell'atmosfera. la brezza è un vento periodico, spesso influenzato dai mutamenti di pressione e dalle differenze di temperatura.

Brezza di mare e di terra
La brezza marina è un vento diurno che spira nelle zone costiere dal mare verso terra. È causato dal minimo depressionario che si forma sopra la terraferma a causa del diverso ""calore specifico"". L'acqua ha un maggiore calore rispetto al terreno, per cui si riscalda e si raffredda più lentamente rispetto al suolo che, invece, tende a cedere il calore all'aria con una maggiore velocità di scambio. Il terreno, quindi, di giorno si scalda, e riscalda l'aria che lo sovrasta e questa tende ad innalzarsi. Questo comporta un abbassamento della pressione al livello della superficie terrestre, di conseguenza l'aria che si trova sopra la superficie del mare, più fresca e in una zona a pressione maggiore si sposta quindi verso la debole depressione generatasi sopra la terraferma inducendo un vento debole. Durante la notte la situazione si inverte. Il terreno si raffredda più velocemente del mare: la zona di bassa pressione si sviluppa quindi sopra l'acqua. Questa situazione genera un vento dalla terraferma verso il mare, detta brezza di terra. Fenomeni analoghi possono avvenire anche in presenza di superfici lacustri.

Brezza di monte e di valle.
Nelle zone montuose la brezza si manifesta con modalità simili ma cause differenti. In questo caso infatti, oltre che la temperatura anche la conformazione del terreno concorre al formarsi del fenomeno. Al sorgere del sole, solo le cime dei monti ricevono la luce, e con il passare della mattinata le pendici esposte al sole assorbono più calore dei fondovalle. L'aria calda risale quindi dai fianchi dei monti verso le cime, e l'aria fredda del fondovalle sale per sostituirla. Si genera quindi un movimento d'aria dalla valle (basso) verso la montagna (alto). Nella notte la situazione si inverte, e le aree che prima erano calde ora cedono calore e l'aria fredda più pesante, per cause in parte convettive e in parte gravitazionali, scende verso il fondovalle. La brezza di monte è quindi un vento catabatico, mentre la brezza di valle è un vento anabatico (da wikipedia).



Brezza

Debole brezza
mattutina,
come una carezza,
presto la mattina;
ogni volta è ritorno
arranco
quando viene giorno,
già sveglio e stanco.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

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