ciao mamma, ciao...
23 Luglio 2013
29 Luglio 2013
07 Agosto 2013
Quante cose vorrei dirti, mamma,
ora che la voce mi trema,
ora che la voce vacilla.
Scusa per quello che sono,
scusa per quello che ho fatto.
Il bene, quello più grande,
assoluto di baci ed abbracci,
il bene che ho dentro di me
e che tu mi hai saputo dare.
Quante cose Madre, quante
ora che sbava la penna
ora che stringe nel cuore.
La voce è reclusa nel petto
Si stempera in parole più nuove
Non quelle che dissi,
non quelle già dette.
Vorrei mamma cara,
portarti lontano con me
in un bosco,
a raccogliere cose che ami.
Ora Silvia ti sta salutando,
ti stringe la mano con forza,
mano con mano, col cuore
che pompa le ultime cose.
Ti intravedo nel letto
Nascosta da un manto di verde
che vorrei fosse erba, prato
appena sfalciato nel Maggio
in cui mi desti la vita
rinunciando quasi alla tua.
Vorrei mamma baciarti
Di quei teneri baci di bimbo
e sussurrarti le cose che ami,
quelle piccole e semplici…
ricordi le gialle farfalle?
Ho il cuore sereno, io so,
che cosa ti aspetta, che vuoi,
la linea dell’oltre si staglia
e noi non possiamo varcarla
ma oltre, io vedo che oltre,
ti aspettano in molti,
nei visi gioiosi sorrisi.
Vorrei solo tu riuscissi a voltarti
per darmi un po’ di quei baci
di cui arida fosti in passato
e che ancora dovevo richiederti
nei giorni del buio cattivo
che ti portava lontano da noi.
Voltati Madre e dammi un sorriso
che io possa portare con me
che sia la tua foto di ora
come arrivederci sereno
come pioggia che bagna
e confonde le lacrime
che ora sto piangendo da solo.
tuo figlio
Qui,
col pensiero altrove
là,
dove si spegne una stella
dove una madre conclude
la sua missione di vita.
Qui,
col cuore gonfio
ed in testa parole mai dette
sopra il mio corpo nuvole bigie
rigonfie di lacrime tristi.
Sarai là, dove andrai,
mamma,
ad aspettare ancora i tuoi figli
nella casa,
quella di tutti,
sulla soglia, con un sorriso
a convincere Dio.
Ora che più non sospiri,
ora che giaci serena
ti vedo, Madre
a discutere Dio
ed urlargli quei nomi
che ami,
malgrado la morte.
Ti vedo, Madre,
ti sento,
oltre il rigido freddo
rimproverare al Signore
la scelta impietosa
di toglierti a noi.
E a Lei,
da Madre a madre
ti vedo Madre
chiedere un attimo solo,
un solo momento
per dire ai tuoi figli
che tutto va bene
che sempre ci ami.
E a quello di Lui,
che è tutto
un niente di tempo
per dare a mio padre
un ultimo bacio,
quell’ultimo addio.
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
Ciao dolce amico, coraggio tutti noi siamo con te.
RispondiEliminaAnche io ho passato il tuo vuoto, la tua mancanza, la tua perdita di una persona molto cara, il mio papa'.
RispondiEliminaSono passati gia' 8 mesi, tutto pesa, tutto costa e nulla sembra valido,o importante.
La perdita pesa come un macigno enorme sulle nostre spalle doloranti.
Ci vuole tanto coraggio e l'aiuto di chi ci vuole beme,
coraggio sono con te,se vuoi scrivimi sul blog o email annamariagattis@gmail.com