Una mia infinita pagina...
Sono convinto di avere pagine infinite (non finite) nella processione di questa mia piccola vita.
Sono riposte, custodite dall’anima che le tiene protette in angoli della mente, nei recessi reconditi del mio essere umano, per quello che sono, nel bene e nel male.
Sono lì, presenti e difficili da scorgere, non importa la loro lunghezza nè cosa contengano, importa che siano infinite, incompiute, ribattute dal cuore, nel cuore, per questo mio cuore.
Non so quali siano in realtà, solo so che ci sono, delicate, piccole cose nel mare del tempo navigato, presenze importanti care e grandi; non sono relitti trasportati dalle onde del vivere, dello scorrere quotidiano, sono parti di me, di questo uomo che sono ancora salienti e vitali.
Senza che me lo aspettassi o lo volessi una di loro si è aperta, improvvisa e prorompente come la marea in Cornovaglia, carica di calore come un sole mai spento.
Sono riposte, custodite dall’anima che le tiene protette in angoli della mente, nei recessi reconditi del mio essere umano, per quello che sono, nel bene e nel male.
Sono lì, presenti e difficili da scorgere, non importa la loro lunghezza nè cosa contengano, importa che siano infinite, incompiute, ribattute dal cuore, nel cuore, per questo mio cuore.
Non so quali siano in realtà, solo so che ci sono, delicate, piccole cose nel mare del tempo navigato, presenze importanti care e grandi; non sono relitti trasportati dalle onde del vivere, dello scorrere quotidiano, sono parti di me, di questo uomo che sono ancora salienti e vitali.
Senza che me lo aspettassi o lo volessi una di loro si è aperta, improvvisa e prorompente come la marea in Cornovaglia, carica di calore come un sole mai spento.
E si è inondato il mio mondo di luce e chiarore, la musica, costante di sempre, ha ripreso vigore, il cuore a pompare con un ritmo che avevo dimenticato.
Manca solo la penna che ora è sostituita da una tastiera o la chitarra scordata in un angolo della mia camera.
Sto cercando di riprendere il filo di una pagina lontana, non è facile ma è incredibilmente possente e il presente assorbe l'inchiostro del mio dire, le parole ritornano ancora, coi ricordi, le immagini, gli umori e le voci che sono le stesse di sempre, solo imbrigliate, quasi imprigionate dal tempo trascorso.
Una pagina infinita che spero solo di riuscire a condividere con chi ne fa parte giuro, senza pretese, senza aspettativa se non quella di poterla riprendere, di continuare a scriverla con le parole che mi rimangono in gola.
Come una carezza, un discorso gentile.
Già, le parole, mi sono reso conto che quello che mancò furono il parlare, le parole, non i gesti, di quelli ce ne sono stati fin tanti, solo parole che allora non potevano, non sapevano uscire o forse, più semplicemente, non trovarono spazi adeguati.
Cercherò quelle parole non dette, riempirò il silenzio di significati inespressi, farò quello che posso e che potrò e che mi sarà lasciato fare.
Ho solo bisogno di aiuto per questo, da solo non posso che impostare un soliloquio senza senso alcuno.
Ecco perchè ho richiesto quel poco di spazio, per riprendere il filo, per completare qualcosa di volontariamente interrotto che però ora sento rimasto infinito, inconcluso.
Non dipende solo da me, ho paura lo ammetto, provo sentimenti nuovi, mestizie inconsapevoli inutili e stupide come un'insensata gelosia che mi prende il respiro e di cui non mi so spiegare nè tantomeno approvare (cose care all'amore diceva Buzzati) .
Questa pagina infinita mi rimescola da giorni, mi ribatte il cuore.
Ho ancora paura e paura, un timore insondabile che mi stimola la bocca dello stomaco che ridesta antichi bagliori, che solleva una polvere che non è pesante nè sporca, una polvere che attende una ventata di aria fresca che la porti lontano, in un posto migliore dove il sogno possa trovare il reale e un divenire fluente.
Non so come si scriverà questa pagina infinita, sento solo che richiede del tempo e non ne rimane tanto, chiede una possibilità un tentativo per poter ancora brillare nella mia esistenza.
Aiutami pagina infinita, aiutaci a trovare la strada per poterti ancora riempire.
Grazie, pagina infinita, ancora grazie...
Gujil
una notte di sospiri, di attesa al mattino,
quando saranno lette queste parole;
non è stato facile nè dirle nè scriverle,
io faccio ancora quello che posso...
Le
illustrazione a supporto sona state tratte dal bellissimo "Poema a fumetti" di Dino
Buzzati, un autore che amo molto e che spesso mi ha confortato nei momenti più difficili del mio rapportarmi e, fortunatamente, ancora riesce a farlo.
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