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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 13 dicembre 2020

Ghiribizzo

Ghiribizzo

Un desiderio antico
Nell’anima mi cova,
E sempre nell’intrico
De’ sogni miei rispunta e si rinnova.

Nulla in esso si trova
D’iniquo o d’impudico;
È una voglia un po’ nova,
Null’altro, un ghiribizzo: or ve lo dico.

Vorrei, quando la messe
A raccoglier s’affretta
Sugli arsi campi il mietitor sfinito,

Vorrei che mi cogliesse
In capo una saetta,
E mi lasciasse lì morto stecchito.

Arturo Graf

 

bello il ghiribizzo, in un disegno,
in una macchia su un foglio;
eppure il desiderio spinge, sprona,
fosse questo il senso delle cose...

 
ghiribiżżo
s. m. [forse dal ted. ant. krebiz «gambero»].
- TRECCANI -

- 1. Idea bizzarra e improvvisa, capriccio, fantasticheria: ha sempre dei gh. per il capo; gli è saltato il gh. di fare il giro della regione in bicicletta.
- 2.
ant. Composizione letteraria, trattatello, operetta che abbia carattere di originalità e di bizzarria, che esprima opinioni personali, senza voler apparire importante: se vi piacque mai alcuno mio gh., questo non vi dovrebbe dispiacere (Machiavelli, con riferimento al Principe). Era per lo più parola usata dall’autore stesso con tono di scherzosa modestia, e il plur. ghiribizzi, col senso di «ragionamenti, trovate, invenzioni bizzarre», fu anche titolo di pubblicazioni nel sec. 16°. Cfr. l’analogo uso di capriccio nella musica e nelle arti figurative.
- 3.
ant. Oggetto di forma o di fattura fantasiosa e bizzarra.
(dalla rete)

 

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