A tratti versa qualche goccia il cielo,
qualche piccola lacrima smarrita
e la selva si scuote irrigidita
in un subito brivido di gelo.
Il colchico nei luoghi più deserti
poggia pensoso, e sotto i pioppi lunghi
sorgono, nel silenzio umido, i funghi,
che tengono sempre i loro ombrelli aperti;
e nei giardini taciti e negli orti
nascon, quasi piangendo, i fiori estremi,
i crisantemi per i nostri morti.
Marino Moretti
il mese dei morti, ce ne sono tanti;
riempiamo cimiteri di fiori quasi a scusarci
genitori, nonni ed altri da non citare;
anche qualche amico, primo ad andare...
riempiamo cimiteri di fiori quasi a scusarci
genitori, nonni ed altri da non citare;
anche qualche amico, primo ad andare...
cimiteri e nebbie un accostamento
che è ormai un classico d'arte, letteratura, cinema etc.
eppure da anni la nebbia sembra quasi scomparsa,
oggi si intravede, presente, ed è il giorno dei morti...
che è ormai un classico d'arte, letteratura, cinema etc.
eppure da anni la nebbia sembra quasi scomparsa,
oggi si intravede, presente, ed è il giorno dei morti...
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