La bambina che va sotto gli alberi
La bambina che va sotto gli alberi
non ha che il peso della sua treccia,
un fil di canto in gola.
Canta sola
e salta per la strada: ché non sa
che mai bene più grande non avrà
di quel po’ d’oro vivo per le spalle,
di quella gioia in gola. A noi che non abbiamo
altra felicità che di parole,
e non l’acceso fiocco e non la molta
speranza che fa grosso a quella il cuore,
se non è troppo chiedere, sia tolta
prima la vita di quel solo bene.
Camillo Sbarbaro
da "Rimanenze", 1955
tempi passati ancora ricordano
fanciullezze, non sempre serene;
resto in attesa del tempo, ancora,
tutto rientra in nebbiosi ricordi lontani...
fanciullezze, non sempre serene;
resto in attesa del tempo, ancora,
tutto rientra in nebbiosi ricordi lontani...
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