La bellezza creata dalla pena
Perché negli occhi giovani ci son fiumi di lacrime?
Perché nei cuori giovani tempeste di sospiri
quando amori più o meno veri muoiono,
pene e timori immaginari incombono?
Si chiede ciò chi ha visto soltanto primavere –
l'aspra voce del tempo agli altri ha già risposto!
Con gli anni aumenta l'infelicità,
che genera egoismo ed avvizzisce
la giovanile tenerezza – in guerra
nell'aspra morsa della Morte gli occhi
del soldato son ciechi all'altrui pena.
E così il disperato al male umano.
Lo spirito ferito trae dal male conforto.
È un cuore torturato che genera il tiranno.
Patrick Branwell Brontë
Perché negli occhi giovani ci son fiumi di lacrime?
Perché nei cuori giovani tempeste di sospiri
quando amori più o meno veri muoiono,
pene e timori immaginari incombono?
Si chiede ciò chi ha visto soltanto primavere –
l'aspra voce del tempo agli altri ha già risposto!
Con gli anni aumenta l'infelicità,
che genera egoismo ed avvizzisce
la giovanile tenerezza – in guerra
nell'aspra morsa della Morte gli occhi
del soldato son ciechi all'altrui pena.
E così il disperato al male umano.
Lo spirito ferito trae dal male conforto.
È un cuore torturato che genera il tiranno.
Patrick Branwell Brontë
Traduzione di Silvio Raffo
scriveva Buzzati e lo condivido,
poetiche inespresse si inerpicano su crinali,
indugiano, perdurano e cadono in rivoli...
pene, sofferenze, fisiche e morali,
è un inutile contrasto, un ossimoro;
cercare di limitarne la portata è la meta,
poi, si sta meglio
Gujil
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