Poi giungono anche loro, le forze di gravità, a cancellare tutto ciò che è disinvolto e a ricordare l’impresa.
La terra e il lievito lottano, ma nessuno attende l’esito del combattimento: è già lotta definitiva questa intelligenza che si ghermisce mentre si alza e sa indignarsi con chi le chiede di essere clemente.
Se in qualche regione della terra c’è ancora una compravendita dell’ira, una mezzadria perché i bambini siano risparmiati, tutto ciò sarà spezzato.
Il suo fulgore infatti, esaurito ogni passatempo, esiste spezzando quanto è appena nato.
Questa è l’aurora.
Chi patteggiava con la crescita o chiedeva in giro dei pronostici, fugge.
L’aurora, la pulsazione che fin dall’inizio congeda i suoi protettori e vede che la morte è giovane.
Ecco che una voce racconta.
Essa ha trionfato, ma non lo sa: così potrà cantare la vittoria e cantare anche il vincitore, un purissimo pronome.
Milo De Angelis
da "Poesia e destino"
La terra e il lievito lottano, ma nessuno attende l’esito del combattimento: è già lotta definitiva questa intelligenza che si ghermisce mentre si alza e sa indignarsi con chi le chiede di essere clemente.
Se in qualche regione della terra c’è ancora una compravendita dell’ira, una mezzadria perché i bambini siano risparmiati, tutto ciò sarà spezzato.
Il suo fulgore infatti, esaurito ogni passatempo, esiste spezzando quanto è appena nato.
Questa è l’aurora.
Chi patteggiava con la crescita o chiedeva in giro dei pronostici, fugge.
L’aurora, la pulsazione che fin dall’inizio congeda i suoi protettori e vede che la morte è giovane.
Ecco che una voce racconta.
Essa ha trionfato, ma non lo sa: così potrà cantare la vittoria e cantare anche il vincitore, un purissimo pronome.
Milo De Angelis
da "Poesia e destino"
è una dura prova la vita,
nei suoi intoppi, nei dolori lancinanti;
ora riposi pensando a domani,
speriamo passi in fretta, tutto...
nei suoi intoppi, nei dolori lancinanti;
ora riposi pensando a domani,
speriamo passi in fretta, tutto...
La Terra attrae tutti gli altri oggetti infinitamente
più piccoli (persone, animali, case, piante; insomma, tutto!) verso il
suo centro ed è questo il motivo per cui ogni cosa che viene lasciata
cadere si dirige verso il basso (dunque verso il centro del pianeta) con una velocità pari a quella che viene definita "accelerazione gravitazionale".In prossimità della superficie terrestre, essa si calcola intorno ai 9,8 metri per secondo quadrato.
Come tutte le forze, la forza di gravità diminuisce con l'aumentare della distanza dal centro dell'attrazione: ecco perché sul monte Everest, per esempio, un corpo pesa un po' meno rispetto a quando lo stesso si trova in pianura.
(dalla rete)
(dalla rete)
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