sembra il mio mare, lo scorcio che protende la terra nel blu profondo e distante.
Oltremare ho gettato le reti della mia anima, il mio cuore.
Le ore serene, passate, vissute e quelle a venire, prossime, venture.
Il pensiero è costante, indelebile come i ricordi che sfumano in visi sfocati, cari e angolati di luce riflessa, di comune senso del tempo e dello spazio.
Mi muovo in contesti angusti ma ancora sicuri.
Gujil
Io ho amato le ore al mare
Io ho amato le ore al mare, le città grigie,
Il fragile segreto di un fiore,
La musica, le poesie scritte
Che mi hanno dato il cielo per poche ore;
Il fragile segreto di un fiore,
La musica, le poesie scritte
Che mi hanno dato il cielo per poche ore;
Le prime stelle sopra una collina imbiancata,
Le voci sagge e gentili che ho ascoltato,
E il grande sguardo dell’amore, a lungo nascosto,
E nell’incontro degli occhi infine trovato.
Le voci sagge e gentili che ho ascoltato,
E il grande sguardo dell’amore, a lungo nascosto,
E nell’incontro degli occhi infine trovato.
Profondo è l’amore che ho dato e avuto –
Oh, quando il fuoco del mio spirito andrà a scemare,
Lasciami l’oscurità e la quiete,
Io sarò stanca e felice di andare.
Oh, quando il fuoco del mio spirito andrà a scemare,
Lasciami l’oscurità e la quiete,
Io sarò stanca e felice di andare.
Sara Teasdale
traduzione di Paolo Statuti
Giuliana Liguori "Marina" Olio su Tavola con tecnica a sabbia, 70x50 |
il mio mare,
così lontano,
il mio mare,
così lontano,
non lo amavo una volta,
ora si,
ora si,
è diverso,
mi attende,
mi coglie;
mi attende,
mi coglie;
lambisce le ferite sparse...
Nessun commento:
Posta un commento