Pieter Lastman, (1618), Era scopre Zeus con Io National Gallery, Londra (Inghilterra) |
Io, spaventata da quelle parole, iniziò a fuggire ma Zeus, non volendo rinunciare a lei, la inseguì sotto forma di nube.
Io
Quella donna dal viso indifeso
un poco sfiorita -
che passa nello specchio
in una scolorita veste rossa,
senza fruscio, di fretta,
rialzando sul capo i capelli
con mano distratta:
quella donna dall'anima dimessa
dicono che son io.
un poco sfiorita -
che passa nello specchio
in una scolorita veste rossa,
Correggio (1489 -1534) Io avvolta da Zeus sotto forma di nube Museo del Louvre, Parigi (Francia) |
rialzando sul capo i capelli
con mano distratta:
quella donna dall'anima dimessa
dicono che son io.
Fernanda Romagnoli
da "Berretto rosso"
Per sfortuna di Io in quel momento Era, moglie di Zeus, accortasi dall'Olimpo della strana nube che correva veloce e conoscendo bene le pulsioni erotiche del suo irrefrenabile sposo, dopo averlo cercato invano nell'Olimpo, capì subito che il prodigio della nube altro non era che Zeus trasformato e immediatamente intuì il tradimento (Zeus, dotato di uno smisurato senso dell'amore carnale, amava molto il sesso e la storia dell'arte è piena di testimonianze pittoriche di quelle che sono state le sue prede umane e non).
Zeus, avendo avvertito la presenza di Era e sapendo che nulla di buono sarebbe accaduto se l'avesse trovato in quella situazione, trasformò la dolce Io in una candida giovenca.
Il sotterfugio però non ingannò la sua sposa Era che una volta giunta al cospetto del suo sposo, gli chiese di donargli l'animale.
Zeus era combattuto: negarle il dono significava ammettere il suo tradimento ma concedergliela significava condannare Io a un triste destino.
Alla fine Zeus preferì evitare l'ira della sua sposa e le consegnò la giovenca (dalla rete).
io, invece con me, solo,
un contrasto stridente,
le veggenti del tempo
loro, loro possono sapere...
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