/plà·ci·do/ aggettivo - (dalla rete)
Indica una calma associata a serenità e tranquillità, momentanea o permanente (stava placido in poltrona ; Muori compianta e placida, Manzoni; un'indole placida ), che, a proposito di elementi naturali, può ricondursi anche a uno stato di riposante quiete (Placida notte, e verecondo raggio Della cadente luna, Leopardi).
Origine: dal lat. placĭdus, derivato di placēre ‘piacere’, passato al valore di ‘tranquillo’ da quello originario di ‘che piace’.
• sec. XIV.
• sec. XIV.
Ho vissuto placido scorso
come fosse rimorso
di cose terrene, reali
ho trovato ancestrali
i ricordi, serali
profumi di cucina
intanto nel sogno si china
un pensiero di prima mattina
nel sole, nel caldo, in me...
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
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