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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 2 ottobre 2016

Figlia (a C. con amore)

 
Figlia

Sapeva tutta la verità
il vecchio che vendeva carte e numeri,
però tua madre è stata dura da raggiungere,
lo so che senza me non c'era differenza:
saresti comunque nata,
ti avrebbe comunque avuta.
Non c'era fiume quando l'amai
e non era propriamente ragazza,
però penso di aver fatto del mio meglio,
così a volte guardo se ti rassomiglio...
Lo so, lo so che non è giusto,
però mi serve pure questo.
Poi ti diranno che avevi un nonno generale,
e che tuo padre era al contrario un po' anormale,
e allora saprai che porti il nome di un mio amico,
di uno dei pochi che non mi hanno mai tradito,
perché sei nata il giorno
che a lui moriva un sogno.
E i sogni, i sogni, i sogni vengono dal mare,
per tutti quelli che han sempre scelto di sbagliare,
perché, perché vincere significa accettare
e se arrivo vuol dire che a qualcuno può servire,
e questo, lo dovessi mai fare,
tu, questo, non me lo perdonare.
E figlia, figlia, non voglio che tu sia felice,
ma sempre contro finché ti lasciano la voce;
vorranno la foto col sorriso deficiente,
diranno: Non ti agitare, che non serve a niente,
e invece tu grida forte,
la vita contro la morte.
E figlia, figlia, figlia sei bella come il sole,
come la terra, come la rabbia, come il pane,
e so che t'innamorerai senza pensare,
e scusa, scusa se ci vedremo poco e male:
lontano mi porta il sogno
ho un fiore qui dentro il pugno.
 
Roberto Vecchioni

 

Problemi per "Figlia" nel 1976, di Vecchioni censurata in quanto storia di un padre che esorta la propria figlia ad essere se stessa e a vivere sempre "contro" (valla a capire la censura vista l'assurdità della cosa). Sebbene abbia verso il prof. Roberto Vecchioni delle considerazioni non sempre omogenee e coerenti, ritengo che questa canzone sia semplicemente uno dei vertici della canzone d'autore italiana, una canzone che non è soltanto un bellissimo omaggio alla propria figlia, ma una vera e propria rivendicazione della difesa di ciò in cui si crede (sapendo che questo non porterà, e non deve portare, necessariamente alla "felicità"), ed anche la dignità e la pulizia dei perdenti (qualsiasi e qualunque cosa poi succeda nella vita).
Sono del tutto certo che sua figlia Francesca, prima o poi, farà ascoltare alle sue bambine (ha due gemelline) questa canzone scrittale tanti anni prima dal padre.
Mi spiace per gli altri cantautori, che i loro figli e figlie abbiano una lunga e bellissima vita, ma quanto a canzoni devono rassegnarsi, questa di Vecchioni è veramente bella ed unica.
Figlia, di Roberto Vecchioni è stata incisa su "Elisir", nel 1976. [RV - dalla rete].
Io, da parte mia la dedico a C., ma non sò se  capirà.
 
 
Auguri,
bimba mia bella,
come me, troppo uguale,
i sogni, le visioni,
gli amori, le cose...
 
 
 

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