Dora il sole di miele
il campo malva e verde
- pietra e vigneto, pianura e dosso -.
La brezza inclina, fresca e mite,
il fiore azzurro delle siepi viola
Ancora, o già, nessuno
nell'immensa campagna preparata
che con cristallo e ali
l’allodola abbellisce.
Sparsi qua e là, spalancati e deserti,
i rossi borghi abbacinati.
il campo malva e verde
- pietra e vigneto, pianura e dosso -.
La brezza inclina, fresca e mite,
il fiore azzurro delle siepi viola
Ancora, o già, nessuno
nell'immensa campagna preparata
che con cristallo e ali
l’allodola abbellisce.
Sparsi qua e là, spalancati e deserti,
i rossi borghi abbacinati.
Juan Ramon Jiménez
da “Diario di poeta e mare”, 1918
albeggiare
v. intr. [der. di alba1] (albéggia, ecc.; aus. essere)
- TRECCANI -
– Biancheggiare, apparire della luminosità caratteristica del crepuscolo mattutino (alba): il giorno inizia ad a. (o, usato impersonalmente: comincia già ad a.); anche sostantivato: quell’a. così diverso da quello ch’era solito vedere ne’ suoi monti (Manzoni). In usi estens. e fig., del linguaggio letter. o poet.: Mira albeggiar i suoi monti da lunge (Foscolo); Itala gente da le molte vite, Dove che albeggi la tua notte e un’ombra Vagoli spersa de’ vecchi anni, vedi Ivi il poeta (Carducci); forse per la prima volta da quando ci eravamo sposati mi albeggiò nella mente la fragilità del nostro legame (Moravia).
alba solitaria e sole,
fresco dopo pioggia,
nel viaggio solitario
ritrovo me stesso...
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