La vendetta è un sentimento che scaturisce da un desiderio di farsi giustizia generato da un impulso volitivo che segue al rancore o al risentimento.
Nella mente del soggetto che intende vendicarsi esso ha subito un torto (sia esso reale o presunto) e vuole (o ha bisogno) di "pareggiare i conti" con colui che è stato causa della sua sofferenza o fastidio (dalla rete).
Vendetta
Egli diritto, con le braccia al petto,
Di truci vampe ancor piena la cava
Orbita, livido, sopra il farsetto
Nero una croce, una catena flava
Di truci vampe ancor piena la cava
Orbita, livido, sopra il farsetto
Nero una croce, una catena flava
D’oro; a’ suoi piedi ella travolta, come
Fulminata, sul niveo candore
Del sen la pompa delle brune chiome
Sciolta, una lama di pugnal nel core.
L’elsa gemmata sui nitidi, caldi
Avorii sta; la fiammula tranquilla
D’una lucerna nei verdi smeraldi,
Nei rosei balasci arde e sfavilla.
Sui tondi vetri del balcon riposa
Il cheto lume della luna scema;
Giù nella via, lontano, un’amorosa
Canzon per l’aria si ravvolge e trema.
Arturo Graf
vendetta
[ven-dét-ta] sostantivo femminile
Sabatini Coletti
1.- Danno morale o materiale inferto ad altri quale ritorsione per offese o danni precedentemente subiti: giurare, meditare una vendetta; uccidere per vendetta; vendetta trasversale || nel detto la miglior vendetta è il perdono, che esalta il principio cristiano del perdono, dell'indulgenza verso i colpevoli
2.- Punizione, intesa perlopiù come giusto castigo divino: peccatore che va incontro alla vendetta di Dio || fig. gridare vendetta, di colpe e misfatti che meritano una punizione; scherz., di mancanze imperdonabili: nel compito hai fatto degli errori che gridano vendetta!
vendicarsi, perchè?
anime perse fallano
con frequenza sconcertante,
anche gli amici,
quelli che credevi tali...
Nessun commento:
Posta un commento