martedì 15 marzo 2016

Vendetta

La vendetta è un sentimento che scaturisce da un desiderio di farsi giustizia generato da un impulso volitivo che segue al rancore o al risentimento.
Nella mente del soggetto che intende vendicarsi esso ha subito un torto (sia esso reale o presunto) e vuole (o ha bisogno) di "pareggiare i conti" con colui che è stato causa della sua sofferenza o fastidio (dalla rete).
 

Vendetta
 
Egli diritto, con le braccia al petto,
Di truci vampe ancor piena la cava
Orbita, livido, sopra il farsetto
Nero una croce, una catena flava

D’oro; a’ suoi piedi ella travolta, come
Fulminata, sul niveo candore
Del sen la pompa delle brune chiome
Sciolta, una lama di pugnal nel core.

L’elsa gemmata sui nitidi, caldi
Avorii sta; la fiammula tranquilla
D’una lucerna nei verdi smeraldi,
Nei rosei balasci arde e sfavilla.

Sui tondi vetri del balcon riposa
Il cheto lume della luna scema;
Giù nella via, lontano, un’amorosa
Canzon per l’aria si ravvolge e trema.
 
Arturo Graf
 
 
vendetta
[ven-dét-ta] sostantivo femminile
Sabatini Coletti
 
1.- Danno morale o materiale inferto ad altri quale ritorsione per offese o danni precedentemente subiti: giurare, meditare una vendetta; uccidere per vendetta; vendetta trasversale || nel detto la miglior vendetta è il perdono, che esalta il principio cristiano del perdono, dell'indulgenza verso i colpevoli

2.- Punizione, intesa perlopiù come giusto castigo divino: peccatore che va incontro alla vendetta di Dio || fig. gridare vendetta, di colpe e misfatti che meritano una punizione; scherz., di mancanze imperdonabili: nel compito hai fatto degli errori che gridano vendetta!


vendicarsi, perchè?
anime perse fallano
con frequenza sconcertante,
anche gli amici,
quelli che credevi tali...

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