Non a te appartengo sebbene nel cavo
della tua mano ora riposi, viandante;
né alla sabbia da cui mi raccogliesti
e dove giacqui lungamente, prima
che al tuo sguardo si offrisse la mia forma mirabile.
Io compagna d'agili pesci e d'alghe
ebbi la vita dal grembo delle libere onde.
E non odio né oblio ma l'amara tempesta me ne divise.
Perciò si duole in me l'antica patria e rimormora
assiduamente e ne sospira la mia anima marina,
mentre tu reggi il mio segreto sulla tua palma
e stupito vi pieghi il tuo orecchio straniero.
Margherita Guidacci
il fasullo suono del mare,
orecchio incollato,
sguardo lontano;
orizzonte marino,
sciacquio quieto
di debole risacca...
Conchiglie
La conchiglia viene costruita in strati successivi di calcite, sostanza minerale secreta dalle ghiandole poste nella regione posteriore del mollusco.
La calcite si lega alle fibre di aragonite per formare la conchiolina, che fa da supporto anche per altre particelle minerali.
Le conchiglie sono colorate con vari pigmenti, e in particolare carotenoidi (per i colori con base gialla), melanine (per nero e marrone), porfirine (per il verde), indigoidi (per blu e rosso).
Al colore si aggiungono le iridescenze, che la luce assume passando attraverso gli strati di aragonite e calcite che formano il guscio.
A volte il colore può anche dipendere dalla dieta dell’animale.
Alcuni colori iridescenti però, per esempio quelli dell’abalone, non derivano da pigmenti, ma esclusivamente dalla rifrazione della luce.
Spesso questi colori cambiano se si cambia l’angolo da cui si guarda la conchiglia, oppure possono dare un effetto arcobaleno.
I molluschi utilizzano il colore per mimetizzarsi, proteggere i propri tessuti dalla luce del Sole, ma anche per rinforzare la struttura.
I colori però possono comparire anche come effetto secondario, quando l’animale elimina sostanze tossiche (da Focus nella rete).
A volte il colore può anche dipendere dalla dieta dell’animale.
Alcuni colori iridescenti però, per esempio quelli dell’abalone, non derivano da pigmenti, ma esclusivamente dalla rifrazione della luce.
Spesso questi colori cambiano se si cambia l’angolo da cui si guarda la conchiglia, oppure possono dare un effetto arcobaleno.
I molluschi utilizzano il colore per mimetizzarsi, proteggere i propri tessuti dalla luce del Sole, ma anche per rinforzare la struttura.
I colori però possono comparire anche come effetto secondario, quando l’animale elimina sostanze tossiche (da Focus nella rete).
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