Le poesie del primo gruppo, La terra e la morte, scritte a Roma nel '45, sono state pubblicate nella rivista «Le Tre Venezie» nel '47.
Le poesie del secondo gruppo, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, sono state scritte a Torino nella primavera del '50: salvo La casa, che è del settembre '40 e che non era rientrata nella raccolta di Lavorare stanca.
Le poesie di questo secondo gruppo sono tutte inedite: sono state trovate, in duplice copia, fra le carte di Pavese dopo la sua morte, e c'era anche (datata solo nella minuta) La casa (dalla rete).
Tu sei come una terra
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge.
Cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento.
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate.
- 29 ottobre 1945
- Cesare Pavese
i confini incerti,
le lunghe ore
d'ansia,
d'ansia,
una visione
di orizzonte,
di orizzonte,
l'arsura,
la sete...
la sete...
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