Quiete
Una quiete affascinata e stracca
S’addensa e poltre nel mio cor, qual suole
Nel fondo giù di tenebrosa lacca
Un’acqua morta che non vegga il sole.
Da tutto ond’altri si rallegra o duole
Il mio pensier, la vita mia si stacca;
Un dì pasciuto di superbe fole,
Or nel mio petto anche il desio si fiacca.
Io sento svaporar tacita e cheta
L’anima mia come un licor sottile
Chiuso in un vaso di porosa creta.
Senza romor, senza dolor svapora:...
Così mi veggo, oh nova cosa e vile,
Morir giorno per giorno, ora per ora.
Arturo Graf
anima come
lieve velo,
vola
sul mondo,
sul mondo,
sulle cose,
si attarda
nei pensieri,
si accascia
nei dolori...
Quiete,
sostantivo, pl. -i
Etimologia: ← dal lat. quiēte.
1. assenza di moto; immobilità:
lo stato di quiete di un corpo; la quiete del mare, dell’aria, quando non c’è vento;
lo stato di quiete di un corpo; la quiete del mare, dell’aria, quando non c’è vento;
2. calma esterna; stato di silenzio, di tranquillità, di ordine:
la quiete della campagna; disturbare la quiete pubblica | calma dell’animo; pace, tranquillità: dopo aver messo a letto i bimbi, finalmente un po’ di quiete! |eterna, fatal quiete, (lett.) il riposo della morte.
la quiete della campagna; disturbare la quiete pubblica | calma dell’animo; pace, tranquillità: dopo aver messo a letto i bimbi, finalmente un po’ di quiete! |eterna, fatal quiete, (lett.) il riposo della morte.
Dizionario Garzanti
Nessun commento:
Posta un commento