L'agonia della Poesia
Quando l’animo è cupo,
pervaso da rancore,
quando non c’è più amore,
invano cerchi di comporre un verso.
Mancano le parole,
la fantasia ha perso ogni colore!
La tua mente balbetta,
stenta a comporre
qualcosa di decente.
Lo sguardo vaga pensoso,
si sperde tra le nebbie
che nascondono i monti
e cancellano i laghi
ed i torrenti.
I pensieri si rincorrono
come i passeggeri in corsa
in una metropolitana affollata,
dove il rumore
affoga ogni pensiero
ed annega la voce della gente.
Avverti l’inutilità della tua vita:
e sogni un mare di tranquillità
ed isole assolate e sperse
tra l’onde d’un Egeo turchino.
E rivedi i tuoi padri, addormentati
all’ombra d’un contorto fico
o di acacie fiorite e profumate,
tornati a ristorar le stanche membra
dopo che il fato via li sospinse
dall’Eubea ventosa per lidi sconosciuti
a soffrire in cuor di nostalgia.
dimmi che dormirò
di sonno leggero stanotte,
veglierò su di me ora
che nessuno mi porta
dove il sangue è più caldo,
dove regna calore;
dimmi che sognerò
di sogni belli stanotte...
Stanotte...
RispondiEliminaancora i sussurri,
trame di ricordi,
dove la notte è oscura.
Poi il giorno
che reca nuove speranze:
io e te
nella globalita' del tempo.
"poesieinsmalto"