Impressione. Levar del sole (in francese: Impression, soleil levant) è un dipinto ad olio su tela di 48 x 63 cm realizzato nel 1872 dal pittore francese Claude Monet, dal cui titolo deriva il nome Impressionismo.
È conservato al Musée Marmottan Monet di Parigi.
Il dipinto, realizzato en-plein-air, ossia al momento all'aria aperta, rappresenta il porto di Le Havre all'alba, come suggerito dal titolo stesso.
Sullo sfondo appaiono delle industrie mentre in primo piano c'è una barca di pescatori che sta partendo per la pesca notturna. Nell'acqua si vedono dei pesci neri e il riflesso del Sole. Fu esposto nel 1874 alla prima mostra indipendente degli impressionisti (non ancora noti sotto questo nome).
Il critico Louis Leroy, ispirandosi al titolo del quadro, intitolò la sua recensione, con intento dispregiativo, L'esposizione degli impressionisti; gli impressionisti, però, adottarono questo nome in spregio alla critica, divenendo così noti a tutti sotto questa denominazione. È, però, probabile che il quadro in questione non sia l'originale esposto alla mostra del '74, poiché, riguardo quest'ultimo, lo stesso Monet descrive «alberature in primo piano» (che in quest'opera, invece, sono distanti).
Inoltre, il Sole rosso sembra tramontare, piuttosto che sorgere. È dunque ragionevole supporre che quello esposto alla mostra del '74 sia un altro dipinto, che si trova attualmente a Parigi, in una collezione privata, mentre questa sia un'opera dello stesso autore, dipinta nel 1872, rappresentante il tramonto del Sole, esposta alla mostra impressionista del 1879.
Un particolare interessante è costituito dal colore del Sole, che presenta un grado di luminosità pressoché identico al cielo circostante (a differenza di quanto si verifica in natura).
Si tratta però di una caratteristica che sembra conferire un carattere fantastico e soprannaturale all'aspetto dell'astro, facendo sì che esso spicchi in modo molto più accentuato sullo sfondo del cielo di quanto avrebbe consentito una resa più realistica. (dalla rete)
E’ l’alba
E' l'alba.
S'illumina il mondo
come l' acqua che lascia cadere sul fondo
le sue impurità. E sei tu, all' improvviso
tu, mio amore, nel chiarore infinito
di fronte a me.
Giorno d' inverno, senza macchia, trasparente
come vetro. Addentare la polpa candida e sana
d' un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia
all' aspirare l' aria in un bosco di pini.
Chi sa, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chi sa,
se la sorte non ci avesse divisi.
E' così, mio usignolo, tra te e me
c'è solo una differenza di grado:
tu hai le ali e non puoi volare
io ho le mani e non posso pensare.
Finito, dirà un giorno madre Natura
finito di ridere e piangere
e sarà ancora la vita immensa
che non vede non parla non pensa.
posso prendere questo tuo splendido quadro e metterlo da me?
RispondiEliminagrazie
"poesieinsmalto"
Annamaria,
RispondiEliminaè un piacere.
Gujil