Per noi l'amico sconosciuto vive
una sua vita tenue e profonda,
quando un bianco stupore ancor ci inonda
ma già al volo addestrammo ali furtive.
A noi con le sue risa suggestive,
lo trasse il sogno quasi a fior di un'onda,
come il cigno traeva ad Elsa bionda
Lohengrin lungo le fiorite rive.
Cavalier di leggenda, o eroe antico,
mistico sposo, ignoto fidanzato,
l'ombra di un'ombra è solo il dolce amico.
Ma è tal che sdegna un meno puro altare,
tal che la carne già desta al peccato
vede, effimero amore, dileguare.
Amalia Guglielminetti
Nascere in un ambiente economicamente e socialmente svantaggiato può trasformare l'adolescenza in una difficile sfida da affrontare e dover superare.
Statisticamente, i ragazzi che vengono da un ambiente difficile hanno un maggior rischio di soffrire di problemi di salute, come l'obesità, di scontrarsi con storie di droga, patologie psichiche o psichiatriche, e ovviamente trovano maggiori difficoltà nel raggiungere risultati accademici e lavorativi soddisfacenti.
Fondamentale in questi casi è avere un migliore amico
(o una migliore amica), la cui presenza aiuta i ragazzi a resistere e
attraversare incolumi le difficoltà della vita (e dell'adolescenza).
Può sembrare un luogo
comune, ma a confermarlo è uno studio dell'Università del Sussex, pubblicato sul British Journal of Psychology (dalla rete).
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