Spuma di mare
Chi è fatto di pietra, chi è fatto d’argilla –
Io invece sono fatta d’argento e brillo!
La mia occupazione – è il tradimento, il mio nome – Marina,
io – sono l’effimera spuma del mare.
Chi è fatto d’argilla, chi è fatto di carne –
a costoro la bara e le lastre tombali …
-battezzata nella fonte marina – e nel mio
volo continuamente infranta!
Attraverso ogni cuore, attraverso ogni rete
batte il mio arbitrio.
Io – vedi questi ricci scomposti? –
non sono fatta del sale della terra.
Mi frango sulle vostre granitiche ginocchia
e da ogni onda – risuscito!
Evviva la schiuma – l’allegra schiuma –
l’alta schiuma del mare!
Marina Ivanovna Cvetaeva
di sale, di spuma del mattutino mare;
disperdo le orme in sentieri approssimativi,
come le vicessitudini, come la vita...
Tra un protocollo e l'altro
eccovi una poesia attinente al tema
trattato ieri
Gujil
Marina Ivanovna Cvetaeva
è stata una poetessa e scrittrice
russa.
Fu una delle voci più originali della poesia russa del XX secolo e
l'esponente più di spicco del locale movimento simbolista.
La sua poesia unisce l'eccentricità a un rigoroso uso della lingua, non
priva di metafore paradossali.
(dalla rete)
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