Il Castello Reale di Casotto, si trova nel comune di Garessio provincia di Cuneo in Piemonte.
Sorge alle pendici del Bric Mindino a 1.090 m di quota, nasce nell'XI secolo come certosa dedicata a san Brunone.
Sorge alle pendici del Bric Mindino a 1.090 m di quota, nasce nell'XI secolo come certosa dedicata a san Brunone.
Il passato ci dice di cose andate
eppure dovremmo sapere, conoscere;
ogni volta che il vento alita credo
di scorgere fotogrammi andati...
Come altri castelli piemontesi anche quello di Casotto ebbe un’origine non militare.
Agli inizi fu infatti una Certosa, la prima in Italia. Venne fondata nel secolo XI, forse dallo stesso San Bruno che veniva dalla Grande Chartreuse presso Grenoble per andare a Roma.
Solo nel 1800, dopo le spoliazioni napoleoniche, fu acquistata dai Savoia e trasformata in castello di caccia.
Una serie di recenti campagne di scavo condotte dall’Università di Torino ha riportato alla luce le fondamenta dell’originaria Certosa e di un successivo ampliamento quattrocentesco
(dalla rete).
Agli inizi fu infatti una Certosa, la prima in Italia. Venne fondata nel secolo XI, forse dallo stesso San Bruno che veniva dalla Grande Chartreuse presso Grenoble per andare a Roma.
Solo nel 1800, dopo le spoliazioni napoleoniche, fu acquistata dai Savoia e trasformata in castello di caccia.
Una serie di recenti campagne di scavo condotte dall’Università di Torino ha riportato alla luce le fondamenta dell’originaria Certosa e di un successivo ampliamento quattrocentesco
(dalla rete).
Guido Gozzano lo ha immaginato e descritto in questa bella poesia
Garessio
Dalle finestre medioevali e oscure
non più le dame guardano i cavalli
e i cavalier passar per queste valli,
corruscanti di lucide armature.
Dalle finestre medioevali e oscure
non più ridon le dame ai bei vassalli,
ma i garofani bianchi, rossi, gialli
protendono le gran capigliature...
Pace e Silenzio! Fiori alle finestre
che invitano a piacevoli pensieri!
Ed ecco in alto, nel dirupo alpestre
fra le balze dei ripidi sentieri
Voi, o Maria, Voi che date al vento
il dolce riso e i bei capelli neri!
Guido Gozzano
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