Sbocciato nell’Aprile 1907, si era già consumato verso la fine del 1909 anche se continuarono a scriversi lettere fino alla morte prematura di lui nel 1916. (dalla rete)
Notturno
Ma tu non odi un timido picchiare,
un ticchetto tenue a' tuoi vetri?
Ascolta un poco: alcuno par che impetri,
e fuori è buio, e le stelle son rare.
Tutte han varcato le rondini il mare,
che temon dell'inverno i giorni tetri.
Questa, innanzi che il gel tutta l'impietri,
cerca rifugio: essa non può emigrare.
Essa è ferita, e il sangue si raggruma
goccia a goccia sul suo piccolo cuore,
e il sangue è rosso fra la bruna piuma.
Socchiudi: fuori infuria la bufera,
ma presso a te che morbido tepore...
Ah! tu non apri, e la notte è sì nera...
Amalia Guglielminetti
Nelle lettere che si scambiano, tra recriminazioni e ritrosie, c’è tutta
la storia di un amore che non fu. Si videro pochissimo, più spesso si
scrissero. “Neppure il foglietto rosso che mi portava le vostre scuse ha
potuto consolarmi. – scrive Amalia dopo la buca al parco Valentino – Ho
dovuto lasciar sgorgare tutta quell’amarezza accumulata goccia a
goccia, minuto per minuto in umiliazione e in tristezza. Ora sto un poco
meglio, ma bisogna ch’io non vi pensi, ch’io non mi ricordi per non
soffrirne ancora.” Invece pensa a lui continuamente e continuamente
spera di ottenere un altro incontro.
Notte di buio e pioggia,
Dicembre arriva con il freddo;
i giorni tetri dell'inverno e
Amalia forse pensa a Guido...
Dominato dall’idea della morte imminente, cui inutilmente cercò di
sfuggire, Guido Gozzano era convinto di non potersi aprire alla vita.
Promise debolmente, tornò sui suoi passi. Amalia sa di averlo già perso,
se mai era stato suo. Si domanda se non lo abbia spaventato con il suo
carattere troppo focoso e usa qualche stratagemma per indurlo a
presentarsi agli appuntamenti, ma lui non si fa vedere. “Verrete
mercoledì: non mi chiederete perdono, non ci daremo delle spiegazioni,
non ci diremo niente. Lasceremo solo le nostre anime un poco vicine e le
nostre mani un poco congiunte prima di lasciarci per tanto tempo.”
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