sostantivo maschile [der. di pendere]. - TRECCANI -
- 1. Oggetto che pende; in partic.: a. Lavoro d’oreficeria, di materia più o meno preziosa e di forma varia, che si porta appeso a una collana, a una spilla, a un braccialetto, a un nastrino e sim., o che fa da orecchino. b. Doppia cinghia di cuoio che i militari portano attaccata al cinturino sotto la giubba o al cinturone, e alla quale appendono la sciabola o la spada. c. Tipo di passamano usato in passato nelle carrozze ferroviarie per sorreggere il braccio o la mano, costituito da un cordone terminante con un fiocco, oppure da un gallone ripiegato.
- 2. fig. P. da forca, o di forca, malvivente, canaglia, persona degna di essere impiccata.
Il pendaglio
Esisto nell’invano
di te,
prezioso, solitario istante
che pure sopravvive al tuo avvenire:
una lacrima spersa
nel tuo lungo rimorso che mai
potrà dirti di me?
se il tempo ti modella,
ragazza mia,
nel tuo specchio già tramato dalle ombre
dove resto
la tua ora che comunque si avvicina
Esisto nell’invano
di te,
prezioso, solitario istante
che pure sopravvive al tuo avvenire:
una lacrima spersa
nel tuo lungo rimorso che mai
potrà dirti di me?
se il tempo ti modella,
ragazza mia,
nel tuo specchio già tramato dalle ombre
dove resto
la tua ora che comunque si avvicina
– tra l’azzurro e la ruggine sto
col ninnolo che ti regalò tua madre,
sono un pendaglio
in più d’antica storia fra i tuoi seni ricurvi
col ninnolo che ti regalò tua madre,
sono un pendaglio
in più d’antica storia fra i tuoi seni ricurvi
Alberto Bevilacqua
da "La maturla poestica"
appeso al nulla un pendaglio
dondola senza tintinnare, sordo,
è un segno del sempre, del tempo,ossidato dall'aria marina ancora ricorda...
è un segno del sempre, del tempo,ossidato dall'aria marina ancora ricorda...
◆ Nell’uso ant. è documentato anche un plur. femm.: Di lor cape’ ritorti le pendaglie Vegendo, par ch’io moia (Sacchetti).
◆ Dim. pendaglino; vezz. pendagliétto; accr. pendaglióne
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