questo [qué-sto]
agg., pron. dimostr. (f. -sta; pl.m. -sti, f. -ste) • agg. (sempre anteposto al s.)
1 Indica persona, animale o cosa presenti o vicini (nello spazio, nel tempo o psicologicamente) rispetto a chi parla (si contrappone a quello e, nell'uso tosc., a codesto): carino q. gatto; prendi q. valigia qua; sono già venuto in q. stesso posto; riferito a cose personali, equivale a “mio”, “nostro”: l'ho visto con q. occhi; in usi assol. può conferire una connotazione negativa: q. politici! || q. vita, q. mondo, la vita terrena, contrapposta all'aldilà | q. mattina, q. sera ecc. la mattina, la sera di oggi | q. settimana, quest'anno, la settimana, l'anno in corso | uno di q. giorni, uno dei prossimi giorni
2 Si riferisce a persona, animale o cosa di cui si è già parlato o comunque noti: q. pittore è uno dei più importanti del Rinascimento
3 Tale, simile: con q. pioggia è meglio non uscire • pron. 1 Indica, con gli stessi valori dell'agg., persona, animale o cosa presenti o vicini a chi parla: i nostri posti devono essere q.; ti piace più q. o quello?; preferisco queste qui 2 Si riferisce a persona, animale o cosa di cui si è già parlato o comunque noti: una sentenza controversa, q. di cui ci occupiamo || quest'ultimo, l'ultimo nominato, spec. in una serie 3 Indica una persona di cui non si sa o non si vuol dire il nome, spesso con valore spreg.: guarda q.! || q. e quello, chiunque, tutti: ha raccontato la cosa a q. e a quello
4 (solo m. sing.) Ciò, con valore neutro, con riferimento a un fatto o a una frase precedente o successiva: q. è vero; ti dico solo q., di essere prudente || per q., perciò, pertanto • locc. cong. testuali con tutto q., nonostante tutto | e con q., e allora, con valore conclusivo o come interrogativa retorica: avevi ragione tu, e con q.?
5 Ha lo stesso valore neutro al f. sing., in varie espressioni idiomatiche, perlopiù esclamative: questa è bella!, questa me la paghi • sec. XI • Nel parlato, si usa anche la forma aferetica sto: p.e. bello sto film (dalla rete).
Dicon che fingo o mento
quanto io scrivo. No:
semplicemente sento
con l'immaginazione,
non uso il sentimento.
Quanto traverso o sogno,
quanto finisce o manco
è come una terrazza
che dà su un'altra cosa.
É questa cosa che è bella.
Così, scrivo in mezzo
a quanto vicino non è:
libero dal mio laccio,
sincero di quel che non è.
Sentire? Senta chi legge.
quanto io scrivo. No:
semplicemente sento
con l'immaginazione,
non uso il sentimento.
Quanto traverso o sogno,
quanto finisce o manco
è come una terrazza
che dà su un'altra cosa.
É questa cosa che è bella.
Così, scrivo in mezzo
a quanto vicino non è:
libero dal mio laccio,
sincero di quel che non è.
Sentire? Senta chi legge.
Fernando Pessoa
...e altro,
quello che non diciamo,
quello nascosto,
riposto...
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